L’accesso e la fruizione della Villa Bellini, un simbolo della Città, un luogo frequentato e amato dai catanesi di tutte le generazioni, quest’anno non è sempre possibile. Per almeno 41 giorni la Villa sarà, infatti, occupata da spettacoli musicali, rigorosamente a pagamento.
Uno stupro, l’ennesimo, stavolta a Catania, nella centralissima Villa Bellini. Ad essere violentata da un gruppo di adolescenti una ragazza di 13 anni. Come sempre, di fronte a femminicidi e stupri si invocano misure repressive, certezza della pena, utilizzo della castrazione chimica.
Un migliaio di persone ad ascoltare il comizio conclusivo di Renzi alla Festa dell’Unità, altrettante a contestarlo nelle strade. Più che un ragionamento sulle difficoltà e i problemi del Paese, quello di Renzi è stato un susseguirsi di battute, talora anche divertenti:
Catania è quasi irriconoscibile nei fotogrammi di “Più buio di mezzanotte”, il film dell’esordiente regista trentenne Sebastiano Riso, presentato a Cannes ed ora rimbalzato dalla Semaine de la Critique nelle sale cinematografiche italiane e quindi siciliane e catanesi. Forse perché anche noi
Hanno ragione i componenti del comitato SOS Villa Bellini che hanno denunciato il degrado e “un depauperamento forse irreversibile” e vogliono un sopralluogo congiunto con gli amministratori e una commissione d’inchiesta. Avete attraversato di recente la villa Bellini? No? Meglio così. Avete
Carlo Sada si rivolterebbe nella tomba se vedesse come è stato sfregiato con il recente restauro uno dei palazzi storici di Catania da lui firmato. Pensato, iniziato e completato tra il 1875 e il 1892, palazzo Pancari Ferreri potrebbe essere un gioiello
Stagione di concerti a Catania, talvolta anche di buona o ottima qualità. Quello di ieri alla Villa Bellini è stato un concerto rock, ma non di un rock qualunque… Lo ha seguito per noi Marcello Gurrieri, giovane dagli interessi poliedrici, che vanno
Ha appena un anno e ne dimostra cento. La nuova villa Bellini restaurata, inaugurata in pompa magna pur tra mille polemiche, appena il 23 settembre del 2010, è già un esempio di degrado. E, ironia della sorte, su uno degli ingressi su
“Una terra riscopre la propria dignità quando comincia a pensarsi come espressione di una cultura originale e autonoma. Quando fa della propria identità un progetto di futuro aperto. Quando fa dei propri bisogni UN CAPOLAVORO”. Su questo presupposto è nato L’Arsenale, libera
Anche a Catania si festeggiavano le conquiste coloniali, con una scritta sulla grande “lavagna” della città: la collinetta di villa Bellini. L’immagine è una cartolina del 1915. Oggi suona strana, attuale e un po’ beffarda…