Non progetto Koinè ma metodo Koinè, un metodo che deve essere standardizzato, divenire la norma all’interno delle carceri e nell’area di esecuzione penale esterna. Con queste parole Luca Rossomandi, presidente del Tribunale di Sorveglianza di Catania, ha concluso il convegno “Il senso
Il 29 settembre del 2023 la giudice Iolanda Apostolico (sezione immigrazione del tribunale di Catania) annullò il trattenimento, disposto dal Questore di Ragusa, di tre cittadini tunisini in un Centro di Permanenza per i Rimpatri (CPR). La giudice, infatti, riteneva che più
L’assoluzione di Mario Ciancio Sanfilippo, sia pure in primo grado, è avvenuta con formula piena, “il fatto non sussiste”. E il fatto, come sappiamo, è il concorso esterno all’associazione mafiosa. I giudici, evidentemente, non hanno considerato convincenti le prove addotte dai pubblici
Giogio Buggiani del Punto Pace di Catania ci racconta gli eventi della settimana dedicata al ricordo delle vittime dell’immigrazione, organizzati da Pax Christi insieme a tante altre realtà cittadine molto diverse tra loro ma tutte sensibili al ‘grido di giustizia che ci
Paolo Borsellino vince nel 1963 il concorso per entrare nella magistratura italiana, nel 1975 viene trasferito presso l’ufficio istruzione del tribunale di Palermo. Rocco Chinnici lo chiamò a far parte, con Falcone, Di Lello e Guarnotta, del pool antimafia, che fu diretto,
Nessuno può essere privato della libertà se un giudice non convalida il relativo provvedimento. Questo principio, che garantisce il cittadino dall’arbitrio, ci è caro quando riguarda noi e quelli come noi, ma ci lascia perplessi quando riguarda un ‘nemico’. E come nemici
C’erano anche alcuni ragazzi dell’Istituto Penale per i Minorenni di Catania alla manifestazione del 23 maggio, in memoria della strage di Capaci. Non come spettatori ma come protagonisti, sul palco, in cima alla scalinata del
Fulvio Vassallo Paleologo, avvocato, componente del Collegio del Dottorato in “Diritti umani: evoluzione, tutela, limiti”, presso il Dipartimento di Scienze giuridiche dell’Università di Palermo, tra i fondatori dell’Associazione Diritti e Frontiere, ragiona sulla sentenza di proscioglimento del Senatore Salvini sul
I “rapporti di contiguità e vicinanza” tra Ciancio e la mafia catanese sono stati riconosciuti dagli stessi giudici di Corte d’Appello che gli hanno restituito i beni nel marzo dello scorso anno. Ma la conferma sulla natura di questi rapporti e la
Al processo che vede il direttore-editore imputato di concorso esterno in associazione mafiosa testimoniano due soci in affari di Ciancio, Giovanni Vizzini e Vincenzo Viola. Abbiamo già visto come il primo abbia attibuito ad un colpo di fortuna i