Radio e televisione ripetono continuamente, alternando l’orrore e la pietà con il cinismo più vieto, che l’immigrazione “clandestina” è un male mentre quella regolare sarebbe accettabile. Bene, una recente inchiesta giornalistica getta una nuova luce su questa problematica. Sul “Domani” Gaetano Del
Se una persona giovane che non ha un lavoro e passa buona parte della giornata in un luogo non particolarmente ospitale, senza trovare un senso alle sue giornate non è difficile che finisca con lo sviluppare una dipendenza da una delle tante
Il 22 luglio sarebbe dovuto tornare a casa, per incontrare moglie e figlia, ma ormai da oltre 15 giorni, di Daouda Diane, 37 anni, mediatore culturale e lavoratore proveniente dalla Costa d’Avorio, non si hanno notizie. E’ accaduto ad Acate (RG), dove
Lager o albergo a cinque stelle. Sembrano non esserci posizioni intermedie nei giudizi sul Cara di Mineo. Certo, a dover proprio scegliere, saremmo portati a vederlo come un ghetto isolato, anche fisicamente, dal contesto. Non tutti sono, però, del nostro avviso. Non
Espulsione, in alcune occasioni respingimento, in altre rimpatrio: sono i termini con cui viene descritto l’allontanamento “degli stranieri che non hanno, o non hanno più, diritto all’ingresso o alla permanenza nel territorio di uno Stato”. Di riammissione‘ parla Jean-Pierre Cassarino nel breve
Passano da 3000 a 12.000, con possibile ampliamento a 20.000, i posti messi a disposizione in Italia per i richiedenti o titolari di protezione internazionale nell’ambito dello SPRAR. Sono state pubblicate le graduatorie che prevedono 456 progetti finanziati per i Richiedenti Asilo
La battaglia che ci ostiniamo a combattere contro alcune migliaia di esseri umani che fuggono da guerre, persecuzioni politiche e carestie, passa anche per le parole che usiamo per definire questa gente e le loro azioni. Queste parole, usate a piene mani
Loro come noi. E le donne e i bambini sicuramente, pagano i prezzi più alti. Parliamo dei migranti italiani e non, dei loro figli, delle loro mogli, delle condizioni disumane in cui vivevano e vivono. Ridotti al silenzio, all’invisibilità. Storie che ci
Fino al 15 ottobre 2012 è possibile regolarizzare gli immigrati extracomunitari che lavorano “in nero” nel nostro Paese. Il datore di lavoro dovrà pagare mille euro ed almeno 6 mesi di contributi per ciascun lavoratore che intende regolarizzare. Il provvedimento di “emersione”
Lavorare 10 ore in campagna per 15 euro è una realtà non solo a Paternò (vedi inchiesta di M. Barresi che inizia sulla prima pagina de LaSicilia del 24/4/2012, e prosegue in seconda e in terza pagina), ma in buona parte del