Proponiamo oggi la riflessione inviataci da Maria Liberti, docente di storia e filosofia, che nel contesto opaco dei giorni che attraversiamo ci invita ad uscire dall’inerzia attraverso il recupero della speranza, intesa non come messianica attesa bensì come
Catania non è al buio come nell’era Scapagnini, eppure molti punti dolenti rendono difficile conservare la speranza sul futuro della nostra città. E anche della nostra regione. Proviamo oggi ad individuare alcuni dei motivi che possono alimentare questa speranza: sarà il nostro
Poi, una macchia di sangue comparve sull’asfalto; la macchia si ingrandiva, s’estendeva, inghiottiva la corte, la sedia, il pozzo, il secchio; rimase fuori un metro di corda – tanto così. L’orologio della cattedrale divenne rosso; lo stesso l’edificio della posta. La macchia
La redazione di Argo, in questa ricorrenza dedicata, per tradizione, a un evento di speranza, ha deciso di riservare uno spazio ad una parola di augurio. Non è facile, in una situazione di degrado e di illegalità come quella in cui viviamo,