Catania, uno dei comuni italiani con la minore estensione di verde pubblico per abitante, possiede – di contro – notevoli spazi di verde privato, anche nel centro storico e nelle antiche periferie (Cibali, Picanello, Consolazione, …). Il verde privato risulta molto frazionato,
E’ trascorso un anno dalla demolizione della villa di via Ciccaglione 56, un edificio di inizio novecento, un tempo di proprietà del marchese Spinelli. Tra lasciti e vendite, è passato successivamente nelle mani di
Di recente le Soprintendenze siciliane sono entrate nella cronaca per le conferme e le nuove nomine dei loro dirigenti. A noi, interessati alla difesa dei beni comuni, tanto più se attinenti al nostro patrimonio artistico, archeologico e paesaggistico, la questione è parsa
C’era una volta il Lido Tribeach. Adesso si chiama Molido, ha cambiato proprietario, ma è sempre lì, su uno dei pochi tratti accessibili della Scogliera (subito dopo piazza Tricolore), ormai sottratto alla fruizione dei catanesi, recintato e modificato per fare della bellezza
Iniziamo la nostra passeggiata da via dei Villini a mare, denominazione quanto mai opportuna per una strada che è un susseguirsi di residenze private che si affacciano direttamente sul litorale ed escludono qualunque fruizione, anche solo visiva, del mare. Dopo decenni di
Ebbene sì, la Buy2Build ha vinto. Dopo la revoca della concessione e il decreto di sgombero è arrivata la revoca della revoca. Via libera dunque, da parte del Demanio Marittimo, alla riapertura del lido Tribeach, nella prossima stagione balneare. Pare che l’accordo
COMUNICATO STAMPA La Timpa di Leucatia a rischio per un progetto di consolidamento e regimazione delle acque del Comune di Sant’Agata Li Battiati. Per Legambiente necessario sospendere e modificare il progetto. Appello all’Assessorato regionale ai Beni Culturali. L’area
Nell’ex Quartiere militare borbonico, già Manifattura tabacchi, futura sede del Museo archeologico regionale, è attualmente in corso la mostra “Catania 1870-1939. Cultura Memoria Tutela”. Articolata in sei sezioni (architettura, paesaggio urbano, archeologia, arte, case della memoria ed editoria), documenta l’attività artistica catanese