Nasce a Catania uno Sportello Donna dedicato in particolare alle donne disabili, soggette quindi alla doppia discriminazione dell’essere donna in una società maschilista e dell’essere disabile. Uno sportello di ascolto, gestito da
Una donna coraggiosa, non vedente, che ha scelto di vivere da sola e del suo lavoro, e che da decenni si impegna attivamente nel volontariato cittadino, di cui è un volto noto: è Simonetta Cormaci. Firma in questi giorni, sul giornale dell’Unione
Il contrasto alle discriminazioni multiple “è al contempo un imperativo morale ed un obbligo giuridico”, così il Forum Europeo sulla Disabilità (EDF), citato da Simona Lancioni nel corso del seminario “Donne. Con disabilità e con diritti di libertà”, organizzato dalla
Una donna con disabilità vive una realtà durissima. E’ esposta alle discriminazioni di cui sono fatte oggetto le donne, ma anche a quelle riservate alle persone con disabilità, con un effetto moltiplicatore delle disuguaglianze, che rende le donne con disabilità più discriminate
E’ una forma di “discriminazione multipla” quella a cui sono soggette le donne e le ragazze con disabilità. Sarebbe auspicabile che fossero esse stesse a prenderne coscienza, a guardare con occhi diversi la propria vita, a percepire il doppio condizionamento che pesa
Nell’odierna campagna elettorale, caratterizzata da roboanti promesse di vario genere, spicca l’assordante silenzio sul problema della disabilità. Ce lo ricorda Simonetta Cormaci, sempre attenta al riconoscimento dei diritti dei disabili, invitandoci a rileggere l’articolo di
Un paradosso denunciato da chi di disabilità si occupa ma soprattutto da chi la disabilità la vive. Ce ne parla oggi Simonetta Cormaci, donna combattiva e tenace che non si arrende e si spende oggi perchè le persone con disabilità abbiano il
Amnesty a Catania contro la violenza sulle donne. Da “Mai per amore” di Gianna Nannini a “La donna che parla in fretta” di Marina Rei. Attraverso letture, brani musicali, interventi, per dire “Io pretendo dignità“, la campagna contro tutte le forme di
Diritti umani violati piuttosto che un argomento di letteratura. E’ stata l’insolita proposta alla città da parte di un’associazione nata per ricordare un letterato catanese, Sebastiano Addamo. Come relatori, presso la Biblioteca Ursino Recupero, sono stati invitati, lo scorso 25 febbraio, Simonetta