Non è solo questione di umanità, anzi di mancanza di umanità. Dietro lo sgombero dei senza tetto da piazza della Repubblica dello scorso 17 marzo 2022, c’è di più. Ci sono delle strutture per l’accoglienza dei senza dimora che avebbero già dovuto
Pochi giorni fa in piazza della Repubblica a Catania diverse persone ‘senza fissa dimora’, che lì avevano trovato un precario riparo, sono state sgomberate e i loro beni (tende, coperte, effetti personali) gettati nel camion dei rifiuti. Un’operazione svolta in assenza di
Soldi messi a disposizione delle amministrazioni che volessero potenziare la “rete dei servizi” per i senza dimora: sportelli dedicati, alloggio sociale temporaneo, docce, mense e via discorrendo. Senza neanche la necessità di un cofinanziamento, vale a dire senza che i Comuni debbano
Tre milioni di euro, stanziati dall’Europa come contributo “sino al 100% dei costi ammissibili”. In altre parole, accedendo a questo finanziamento il Comune di Catania non avrebbe dovuto sborsare neanche un euro. Se l’Amministrazione non ha
560 firme autografe, altre on line, sono state raccolte dagli “Amici dei senza tetto”, una associazione nata di recente come gruppo spontaneo, a sostegno di coloro che trascorrono la notte in strada o in rifugi di fortuna anche in questi freddi giorni
Un protocollo d’accoglienza che definisca i diritti di donne e uomini vittime del disagio sociale e abitativo. E che riguardi tutti, donne e uomini, bianchi e neri, italiani e stranieri. Lo chiedono al sindaco Salvo Pogliese e a Giuseppe Lombardo, assessore ai
Una città pulita, ordinata, con le aiuole curate e un evidente rispetto delle regole. Così vorremmo Catania, non con le auto parcheggiate in seconda o in terza fila, gli spazi attorno ai cassonetti trasformati in discariche, bottiglie e cartacce buttate in ogni
Il Sunia di Catania, insieme alle associazioni La Ragnatela e Città felice, ha inviato a Sindaco e Prefetto una lettera aperta per chiedere che venga affrontata la difficilissima condizione dei senza tetto, particolarmente esposti in questo momento così difficile. Fino ad ora
Tutelare le persone più fragili, i senzatetto, i disabili, gli indigenti, tutti coloro che la crisi in corso mette in particolari difficoltà e per i quali vanno individuate soluzioni specifiche. E’ l’appello che un folto gruppo di associazioni rivolge al
Piazza Stesicoro e la stazione, piazza della Repubblica, San Giovanni Li Cuti e soprattutto la Villa Bellini, con le sue panchine, il viale degli uomini illustri, dove molti incontri si svolgono sotto lo sguardo severo del naturalista Carlo Gemmelaro. C’è Catania in