Cittadini devoti e fuochi di devozione: dall’alba del 3 febbraio alla sera del 5, trentacinque immagini per raccontare la festa di Sant’Agata attraverso l’obiettivo della fotocamera di Alberta Dionisi. Alberta Dionisi ha contribuito con le sue fotografie a raccontarci Catania e la
I volti, gli oggetti, i contrasti di luce hanno talora in sé un magnetismo che ci attrae, ma se ci chiamiamo Alberta Dionisi il nostro sguardo coglie subito il “quid” che
La Santuzza è sempre un richiamo per i Catanesi, che affollano il centro della città anche per “Sant’Agata di Mezz’agosto, la festa che celebra il ritorno delle Reliquie agatine da Costantinopoli a Catania dopo 86 anni di forzato esilio”. Portate via nel
Nun c’è ventu, nun c’è acqua, nè bufera nè timpesta casca u munnu ma a Fribbraiu a Catania si fa festa. Si fa festa alla Patruna di Catania, virginedda… marturiata finu a morti, sposa a Diu, nobili e bedda. Fu Quinzianu, pritinnenti,
Sant’Agata non è solo processioni, ceri, fiori e preghiere. E non è nemmeno soltanto cera riversata a fiumi sulle basole di lava delle strade, né ritardi nel rientro in cattedrale della santa vara, non candelore “annacate” in percorsi devianti da quelli tradizionali,
Legalità solo in una piazza? Sembra un po’ riduttiva la proposta, avanzata dal ‘Comitato per la legalità nella festa di san’Agata‘, di fare diventare piazza Cavour, la sera del 5 febbraio, un’isola in cui far rispettare le norme, in particolare quelle riguardanti
In attesa del Museo internazionale dell’Immagine, fotografi in azione per dare visibilità alla Protezione civile nei 3 giorni di Festa della patrona di Catania. Niente devoti, niente ceri e sacchi, niente candelore e fercolo. Stavolta l’obiettivo dei fotografi è stato puntato sul
Sant’Agata secondo Antonio Squeo. Mostra fotografica fino al 7 febbraio 2011 presso la Libreria Voltapagina – Cappella Ventimiglia / Via F. Crispi, 235 – Catania – ingresso libero
Tratto da: Terrelibere, 04/05/2009, Rosa Maria Di Natale, Mafia e Sant’Agata: nulla è cambiato Alcuni giorni addietro dieci associazioni catanesi avevano chiesto interventi incisivi da parte delle forze dell`Ordine, della Chiesa e del Comune e hanno denunciato la presenza sempre più pressante di