La Regione siciliana è accanto alle imprese taglieggiate dal racket, dall’usura e a quelle confiscate alla mafia. A patto, però, che queste non le chiedano quattrini. Resta, così, solo sulla carta una legge regionale dell’anno scorso molto pubblicizzata come “primo intervento concreto
Avvio dell’area del libero scambio nel Mediterraneo, profondi cambiamenti rispetto alle politiche strutturali dell’Unione Europea, diminuzione dei trasferimenti dello Stato verso la Sicilia: per i redattori di Asud’Europa (settimanale realizzato dal Centro di Studi e iniziative culturali Pio La Torre) la politica,