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Referendum, la scelta di non votare

Il costituzionalista Ettore Palazzolo, nonché redattore di Argo, ci propone il suo orientamento rispetto ai referendum sulla giustizia (su cui si voterà domani, 12 giugno). Come è abitudine di questa testata, non si limita a condividere pubblicamente il suo orientamento, ma, entrando

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Paese che vai, referendum che trovi

Pubblichiamo oggi il secondo intervento del costituzionalista catanese Ettore Palazzolo, una riflessione sull’istituto del referendum, in Gran Gran Bretagna e in Italia, che coinvolge anche il problema della sovranità, della demagogia e del “dispotismo di maggioranza“. Vorrei formulare delle brevi considerazioni sull’istituto

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Trivelle, un commento critico e la risposta di Argo

Abbiamo ricevuto una serie di critiche all’articolo sulle trivelle, pubblicato il 12 aprile da Argo. Il  commento, firmato Carmelo Franceschino, contesta vari punti affrontati nell’articolo. Proviamo oggi a rispondere, cogliendo l’occasione per approfondire alcuni temi, dalle fonti alla indipendenza energetica, dall’impatto occupazionale

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Allarme trivelle, per un sì consapevole

Abolire l’articolo 6 comma 17 del codice dell’Ambiente. Il 17 aprile decideremo, con il voto, se l’Italia è un paese “No Triv”. Infatti, attraverso un referendum, di cui si parla troppo poco, ci pronunceremo sulla

Referendum 12 e 13 giugno a Catania. E ora?

Sguardi luminosi, volti sorridenti, molti abbracci e bottiglie di spumante. Così è stata salutata anche a Catania la vittoria dei referendum, dovuta soprattutto al raggiungimento del quorum. Proprio sul quorum, tuttavia, Catania non ha dato una grande prova di sé. Nonostante il

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Diligenza antimafie

Più che una carovana a Catania è stata una diligenza. Eravamo meno di quanti, accomunati dal possedere la mitica vespa, nello stesso momento si radunavano in piazza Duomo. Le bandiere sui referendum, gentilmente offerte e collocate sulle bici, hanno poi reso più visibile

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Il 12 e 13 giugno tutti al voto

Per l’acqua pubblica, contro il ritorno della follia nucleare, perché la legge sia uguale per tutti. Si scrive acqua ma si legge democrazia, con questo slogan, domenica 29 maggio, il Comitato catanese ha chiamato migliaia di cittadini ad una serata di festa