Non solo l’autore del gesto violento, ma anche la vittima e tutta la comunità devono essere coinvolti: è quello che prevede la giustizia riparativa o rigenerativa, come qualcuno preferisce chiamarla. In questa visione della giustizia non abbiamo al centro l’imposizione di una
Di mafia, di giornalismo, e soprattutto di quei giornalisti che la mafia la vogliono capire e raccontare davvero, ha parlato a Catania, ospite della libreria Cavallotto, il giornalista di Repubblica Attilio Bolzoni. Ideatore della collana “Mafie”, edita da
Un lavoro di approfondimento e di scavo per fornire un contributo alla ricerca della verità ma anche, e forse soprattutto, per reagire al calo di attenzione verso una delle pagine più controverse della storia repubblicana. Sono questi gli obiettivi perseguiti da quel
I protagonisti della storia chiamati per nome, anche se con “nomi d’arte” e raccontati come se si trattasse di compagni di scuola, o addirittura di classe. Persino un intero popolo, quello americano, ridotto a un unico personaggio. La Storia, insomma, ridipinta con
Matteo Collura, dalla fascetta rossa che abbraccia la copertina, la paragona a Filumena Marturano; lo storico Tino Vittorio alla civitota Cicca Stonchiti. Altri chiamano in causa addirittura Molly Malone, procace pescivendola dell’omonimo inno irlandese che per la strade di Dublino grida: “Vongole