Un incontro pubblico e una raccolta di firme per L’Etna vulcano attivo più alto d’Europa, l’Etna che offre paesaggi unici e spettacoli mozzafiato soprattutto in fase eruttiva, l’Etna grande attrazione turistica oggi patrimonio dell’Unesco. L’Etna vietata. E’ questo l’assurdo. Abbiamo un bene
Dissesto idrogeologico: un’espressione entrata ormai nell’uso comune ma sostanzialmente antistorica e fuorviante perché tende a rappresentare un quadro di gravissima, abnorme degradazione ambientale estesa alla totalità del
Rosso come la lava che creò quei monti centinaia di anni orsono, come una ferita li ha squarciati e continua a bruciarli, covando sotto le ceneri di una coltre di aghi di pino. A due giorni dall’incendio dei Monti Rossi pare sempre
Quando è che un vulcano attivo attrae maggiormente? Naturalmente quando è in attività. Chiedendo scusa per l’inevitabile affermazione lapalissiana, siamo costretti a tornare a parlare dell’Etna spinti dalla lettera aperta che un nutrito gruppo associazioni e di appassionati della montagna ha inoltrato
A guardarlo distrattamente e con occhio estraneo, l’Etna può apparire solo come un enorme ammasso di pietra lavica e sabbia, casualmente interrotto, qua e là, da qualche macchia di bosco. Basterebbe però la lettura del recente volume di Giuseppe Riggio, La memoria
161.829 tra morti e feriti a Catania e 136.000 senza tetto. Praticamente tutta la città sarebbe cancellata d’un colpo se si dovesse ripetere un terremoto della stessa intensità di quello del 1693. E’ quanto emerge dall’inchiesta di Fabrizio Gatti, Un paese sull’orlo
Il persistente terremoto che sta tenendo sul filo della paura molti paesi dell’Emilia, ha risvegliato gli antichi fantasmi dei terremoti nostrani che, in un passato anche recente, hanno causato ben altri lutti e danni. Come sempre, di fronte all’impotenza della scienza rispetto
In attesa del Museo internazionale dell’Immagine, fotografi in azione per dare visibilità alla Protezione civile nei 3 giorni di Festa della patrona di Catania. Niente devoti, niente ceri e sacchi, niente candelore e fercolo. Stavolta l’obiettivo dei fotografi è stato puntato sul
Franco Ionta è divenuto Commissario straordinario per l’emergenza carceri e “potrà procedere in deroga alle ordinarie competenze, velocizzando procedure e semplificando le gare d’appalto”. Non vogliamo sottolineare il fatto che il “braccio operativo con cui gestire l’emergenza carceri sarà la Protezione civile”,
Non tutti i nostri lettori hanno l’età per ricordare quelle mostruose strutture in ferro alte 2 metri che furono collocate nelle strade del centro, a ridosso dei marciapiedi, per abbattere la barriera architettonica costituita dall’altezza del marciapiede e ci vollero decenni perché