Quattro novembre, giornata dell’Unità nazionale e delle Forze Armate, istituita nel 1919 come “Anniversario della Vittoria” per ricordare i caduti del primo conflitto mondiale. E’ stata fino al 1974 festa nazionale, da allora solennità civile, ma il Governo oggi, per restiturle centralità,
Metz Yeghérn, il “Grande Male“. Così gli Armeni chiamano il massacro del proprio popolo che viene commemorato proprio oggi, 24 aprile. Che si possa definire o meno un genocidio, che sia stato o meno il primo genocidio del Novecento (questioni divenute oggetto
“Non sono abituato a leggere, ma questo libro mi ha colpito, mi ha fatto ‘entrare’ nella storia”. Il libro è “Un anno sull’Altipiano”, di Emilio Lussu. Chi parla, enfatizzando evidentemente la realtà, è uno studente liceale. Uno studente che, nel pomeriggio di
Quante volte ci è capitato di alzare il dito accusatore contro l’apatia e l’indifferenza dei giovani di fronte alle grandi questioni. La presentazione alla città del calendario che i ragazzi ospiti dell’Istituto penale per minorenni (IPM) di Bicocca hanno realizzato in collaborazione con
Un progetto didattico che si propone di avviare, con gli alunni, una riflessione sulla guerra a partire dalle date e dai luoghi. Luoghi da visitare in prima persona, date da cui prendere spunto per capire meglio gli eventi e le loro implicazioni.
Ne sono stati protagonisti giovani starlette ma anche preti e suore, operai e intellettuali, ragazze o donne più che mature. Sono i calendari, molto richiesti dalla gente e molto – come dire?- frequentati da chi vuole mettersi in mostra o da chi,
Cent’anni di guerra bastano. Questo il tema della marcia della pace Perugia-Assisi 2014, che il 19 ottobre scorso ha visto la partecipazione di circa 100 mila persone provenienti da tutte le regioni d’Italia, compresa la Sicilia. Ad accogliere i camminatori in piazza