L’hanno definita la prima strage di stato dell’Italia repubblicana. La madre di tutte le stragi. Era il primo maggio del 1947 quando la banda di Salvatore Giuliano aprì il fuoco sui contadini e sugli operai che si erano raccolti a Portella della
Ricordiamo quest’anno, nella ricorrenza del primo maggio, l’eccidio di Portella delle Ginestre riproponendovi due poesie di Danilo Dolci ispirate a questo luogo e a questo evento. GINESTRA DI PORTELLA Resistente ginestra flessuosa tenacemente dalle cince esili
“E li morti sunnu vivi / li tuccati cu li manu / cu murìu a la Purtedda / fu la mafia e fu Giulianu!” sono le parole di speranza con cui Ignazio Buttitta conclude il componimento dedicato ai morti di Portella delle
Ezio Donato lo presenta come una guida che serva non a trovare luoghi ma a perdersi nell’illusione del cinema. Nell’introduzione di Sergio Gelardi, presidente di Cinesicilia, viene descritto come un libro che ci “guida tra i segni e i sogni, di celluloide