La miseria e la virtù Catania / San Berillo, vent’anni fa di Giuseppe Fava (I Siciliani 2/4/86) La storia del vecchio San Berillo e del suo ‘risanamento’ fu raccontata da Giuseppe Fava in “Processo alla Sicilia”, inchiesta giornalistica in trentacinque puntate che,
Fa una certa impressione l’immagine di Catania che ci restituisce un breve documentario del 1967, ritrasmesso da Rai Storia. Dopo 50 anni, l’ottimismo con cui veniva vista la Milano del sud sembra rovesciarsi nel
“Quanto vale la vita di un uomo in questo paese”? Se lo chiede -con incredibile valenza profetica – un personaggio de “La violenza”, opera teatrale scritta da Giuseppe Fava 15 anni prima di essere ucciso dalla mafia. Ad interrogarsi è una contadina
Non il custode della tradizione e delle figure mitiche del passato ma il cantore dell’attualità, colui che sa leggere e raccontare in modo critico il presente. Questo è il cantastorie che ci viene presentato da Fortunato Sindoni e Mauro Geraci nel corso
“Fava è stato ucciso dalla Città, una Città che marciva, che non gli perdonava di chiamare i boss boss e i mafiosi mafiosi, di denunciare i ‘cavalieri dell’apocalisse’ e la protezione di cui godevano da parte delle Istituzioni”. Così Francesco Merlo, nel corso
Parole e musica per ricordare Pippo Fava. Mai come quest’anno Fava è stato ricordato, commemorato, invocato, da istituzioni e da associazioni, da singoli e da gruppi. Così anche nel popolare quartiere catanese di San Cristoforo il Gapa ha messo su un evento,
A 30 anni dalla morte di Giuseppe Fava, giornalista, scrittore, drammaturgo, sceneggiatore siciliano, Argo ripropone un filmato quasi inedito, di cui solo una piccola parte è stata inserita nel docufilm “I ragazzi di Pippo Fava”. E’ il discorso fatto da Fava agli
Non foss’altro, una cosa rende gradevole la visione de I ragazzi di Pippo Fava, in anteprima, solo qualche giorno fa, al Massimo Bellini di Catania e in programmazione su Rai3 il 5 gennaio: i frequenti e talora inediti interventi filmati che riprendono
Un minuto di silenzio in memoria di Giovanni Falcone, della moglie e dei tre uomini della scorta, a 21 anni dalla strage. Lo chiede il presidente della ANM di Catania, Pasquale Pacifico, all’assemblea riunita nella biblioteca della Corte d’Apello, prima di dare
Libero Grassi, Pippo Fava, Mauro Rostagno, Falcone e Borsellino. Ora, nel trentesimo anniversario dell’uccisione, anche le vite di Pio La Torre e di Rosario Di Salvo diventano un fumetto. Si tratta di un fumetto “d’azione civile” che il Centro studi Pio La