Un ampio tendone con scaffali, montato e allestito dai ragazzi di Monte Po insieme ai volontari di Mani Tese. Vi si sta svolgendo da qualche giorno un mercatino dell’usato per raccogliere la somma necessaria a finanziare, come già l’anno scorso, la sistemazione
Ragazzini a rischio, che hanno come alternativa la strada o, al massimo, una tv. Sono quelli dei quartieri periferici di Catania, ai quali il governo Berlusconi vorrebbe togliere il tempo pieno, questa preziosa possibilità di imparare di più e di relazionarsi con
L’Italia è l’unico tra i grandi Paesi europei in cui gli stanziamenti per l’istruzione diminuiscono costantemente, da almeno dieci anni a questa parte. La situazione è grave soprattutto al Sud, ma nessuno si preoccupa del fatto che il ristagno del nostro Mezzogiorno
Ci sono riusciti. I ragazzi di Monte Po che giocano nel campetto comunale del quartiere, lasciato in stato di abbandono dall’amministrazione, hanno completato i lavori di ristrutturazione e ieri pomeriggio l’hanno inaugurato. Sono una settantina i giovani presenti a questa inaugurazione “ufficiale”,
Otto anni di presenza nel quartiere, accanto ai bambini e alle famiglie di Monte Po, da parte dei volontari di Mani Tese. Adesso i bambini sono cresciuti, sono dei giovani adolescenti, e Lorenzo Valastro è sempre con loro. Giocano a calcio nel
Abbiamo ricevuto la lettera firmata di un ragazzo di diciotto anni, Davide, che frequenta il liceo scientifico Boggio Lera. Vi si denuncia l’invivibilità di luoghi come piazza Teatro Massimo, una volta meta felice delle notti dei giovani catanesi. Ve la riproponiamo per
Tratto da: LaPeriferica, 17/11/2008, Massimiliano Nicosia, La speranza parte da qui Dopo la mostra interattiva di trasformazione urbanistica realizzata a Librino tra il 6 e l’8 Novembre, da Oltre La Periferica, con il contributo di altre associazioni presenti sul territorio, del LabPEAT