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Catania e il pizzo, se ne nega l’esistenza ma si paga

“La città si confronta. Una festa per cominciare”, dibattiti, musica, poesia, e un’occasione di confronto tra associazioni che lavorano sul territorio. Invitate a presentarsi raccontando il focus del loro impegno, le associazioni sono state inoltre sollecitate a fare delle precise richieste alla

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Funerali dei migranti, l’accoglienza è per i morti

Loro sì, i migranti, erano davvero sinceramente commossi, non abituati come sono ad essere accolti dalla ‘Istituzione’, loro e i loro fratelli. Questi ultimi ricevuti finalmente, ma da morti, mercoledì mattina a Palazzo Platamone. Per una volta i giovani stranieri, superstiti del

Trasparenza e partecipazione, garanti i cittadini

La giunta Bianco “ha annullato” Scapagnini. A parte gli scherzi, con una delibera dell’altro ieri sono stati immediatamente revocati tutti i provvedimenti, relativi al lungomare, presi dall’ex sindaco come commissario straordinario per l’emergenza traffico e la prevenzione sismica. La notizia è stata

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I due anni dei libri con le gambe

Un libro con le gambe. E’ quello che si muove per passare da un lettore a un altro. Duplicato, centuplicato da coloro che se lo passano di mano e che, in due anni, avendo aderito all’area di Lib-e-ro scambio, sono stati 3000. Il

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Concerto Rom e Catania resta a casa

Musica per favorire l’integrazione e superare i pregiudizi? Sì certo, ma non basta un bel progetto ministeriale, neanche quello della campagna Dosta. Ci vogliono i fatti, e anche le presenze… Ecco a cosa ci riferiamo. Venerdì sera al Palazzo della Cultura si

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Un corto paradossale, "Un nuovo corso"

Nessun approccio sentimentale, nessuna analisi sociologica. Il catanese Leonardo Rodolico ha scelto per il suo cortometraggio la cifra dello straniamento. Ci immette in un contesto noto, il mondo accademico, ci fa assistere ad un esame universitario, ci presenta un personaggio di aspetto

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Tredici attori per i 50 anni di Amnesty

Stavolta non li vedrete sorridere accattivanti davanti all’obiettivo. Stavolta hanno prestato il loro volto e il loro corpo per denunciare discriminazione, violenza, tortura, pena di morte, detenzioni arbitrarie, processi iniqui. Sono tredici attori, giovani o meno. Hanno posato per “Uno sguardo sui