Demolito il palazzo delle Poste di viale Africa ed approvato il progetto degli Uffici Giudiziari che dovrebbero sorgere al suo posto, mentre si completa senza fretta la rimozione delle macerie, è sempre più visibile, al di là delle transenne, lo spettacolo del
Un centinaio di persone, in un caldo pomeriggio di luglio, si ritrovano in viale Africa, a Catania, nel piazzale davanti a dove una volta sorgeva il palazzo delle Poste. Di cui, dopo la demolizione, rimane solo una piccola parte della facciata esterna.
La parolina magica, fino ad ora ignorata, ha fatto per la prima volta capolino tra le righe, anche se sommersa nel mare di espressioni soddisfatte (e di prospettive, come vedremo, irrealistiche) con cui il presidente Musumeci ha presentato il progetto vincitore del
Il progetto vincitore del concorso bandito per i nuovi Uffici Giudiziari di viale Africa, presentato ufficialmente ieri mattina, a giudicare dal rendering, appare arioso, lineare, aperto. Questo non fuga, tuttavia, i dubbi né sulla legittimità delle
La costruzione di un palazzo di giustizia a Catania sembra sottostare ad un qualche strano sortilegio. Per quello attualmente in servizio in piazza Verga ci sono voluti ‘solo’ 16 anni (dal 1937 al 1953), ma quello prossimo venturo ha già
E’ iniziato l’iter che porterà alla costruzione della struttura che dovrebbe ospitare i nuovi Uffici Giudiziari in viale Africa. Sono attualmente in atto i lavori per la demolizione selettiva e controllata del palazzo delle Poste ed è già stato bandito il concorso
Tutti soddisfatti, tutti gongolanti. Il governatore Musumeci, il sindaco Pogliese, il presidente della Corte di Appello Meliadò hanno assistito sorridenti, in prima fila, all’inizio dei lavori di demolizione dell’ex Palazzo delle Poste di viale Africa, dove è previsto che nasca la nuova
Quindici giorni a casa, a Catania, in Italia. Una pausa di riposo per Giovanni Sciolto, che lavora per una ONG, in Sud Sudan, alla organizzazione degli aiuti umanitari, a contatto con la polvere, la miseria, la guerra, la morte. Il suo stare
Ancora un racconto-denuncia di Giovanni Sciolto, che ha visitato i suoi amici somali nella nuova “residenza” di via Coppola. Sharif ricorda quelle parole ma non ne conosce esattamente il significato. Sono anni che nessuno glielo dice. Suo padre glielo urlava arrabbiato quando
Non è una reggia, ma una costruzione abbastanza anonima, collocata alla periferia della città, zona Zia Lisa, in mezzo ad altre costruzioni in odore di abusivismo. E’ la Casa di Accoglienza Padre Pino Puglisi, un bene confiscato alla mafia e affidato nel