Ettore Palazzolo, costituzionalista, si interroga e ci interroga sul Ddl Zan, riflettendo sul rapporto fra norme giuridiche ed elaborazioni/concezioni sociali e culturali. Una sola avvertenza: evitiamo di procedere, nell’affrontare temi così articolati e complessi, come se in campo ci fossero esclusivamente tifoserie
Esperienze di preti che vogliono continuare a vivere la propria scelta sacerdotale senza nascondere, innanzitutto a se stessi, la propria omosessualità sono raccolte in “Sarà mai una grazia la diversità? Sacerdozio e omosessualità”, pubblicato da “La Meridiana”. Anche l’autore è un prete,
Un film disertato dal pubblico italiano ma che varrebbe la pena vedere. Ce ne parla oggi Giordana Giuffrida, operatrice culturale cinema King-Cinestudio, con un’analisi che pone anche una serie di interrogativi sulla qualità del nostro vivere civile e sul ruolo del cinema
Il disagio dei primi anni, i sensi di colpa, il tentativo costante di reprimere le tendenze giudicate “disordinate” dalla morale e dal magistero ecclesiastico sono stati testimoniati da Filippo Natoli durante il convegno organizzato in occasione del venticinquesimo anniversario dei “Fratelli dell’Elpìs”,
Catania è quasi irriconoscibile nei fotogrammi di “Più buio di mezzanotte”, il film dell’esordiente regista trentenne Sebastiano Riso, presentato a Cannes ed ora rimbalzato dalla Semaine de la Critique nelle sale cinematografiche italiane e quindi siciliane e catanesi. Forse perché anche noi
Da piazza Borgo per via Etnea. All’insegna dello slogan “Catania città aperta”, ieri il Gay Pride 2013 si è snodato in corteo per le vie della città dell’Etna, come in altre quattro città italiane. Nella giornata simbolo delle rivendicazioni Lgbt (acronimo che
Il corteo siciliano del Gay pride, che si è snodato, pochi giorni fa, come da tradizione, lungo via Etnea a Catania, quest’anno, forse, non è stato imponente come in altre edizioni. Mai come quest’anno, però, le manifestazioni dell’orgoglio omosessuale si sono moltiplicate
A dispetto di quanto gli italiani dichiarano all’Eurispes, descrivendosi come persone che accettano l’omosessualità, a patto che non sia esibita, la discriminazione nei confronti degli omosessuali pare sia tutt’altro che una questione superata. Siamo davvero una società in cui tutti sono uguali,