Dopo la tragica morte della studentessa travolta in viale Andrea Doria, ci si interroga sulla sicurezza stradale in Città e sulla necessità di individuare soluzioni credibili per evitare il ripetersi di simili situazioni. Noi non abbiamo ulteriori ipotesi da mettere in campo,
Problemi in via di soluzione e prospettive quasi rosee: questo il quadro disegnato dai relatori all’incontro sulla mobilità a Catania, “Oltre la metro”, organizzato da CittàInsieme e moderato da Mirko Viola. Ma è proprio così? Indiscussa l’autorevolezza dei relatori, dal direttore generale
Perchè, dopo tre Conferenze nazionali svolte a Catania tra il 2015 e il 2017, Federconsumatori ha ritenuto opportuno tornare, lunedì scorso, sull’argomento della mobilità sostenibile? Ritiene evidentemente di poter dare, a partire da un’analisi dettagliata e da proposte molto concrete, un contributo
Trasporto pubblico, pedonalizzazioni nei centri storici, parcheggi scambiatori, riduzione della mobilità privata, car sharing, bike sharing, piste ciclabili, mobilità pedonale, salvaguardia degli utenti deboli: è da un attento ed equilibrato intervento su tutti questi fattori che può nascere quella mobilità sostenibile su
Spezzoni di piste ciclabili, non collegati tra loro nè integrati nel sistema del traffico, possono considerarsi una risposta alle esigenze di una mobilità ‘dolce’, rispettosa dell’ambiente e della qualità di vita dei cittadini? La questione viene oggi riproposta da un Comunicato della
Una mobilitazione per la mobilità. Così i catanesi decidono di reagire alla recente politica comunale dei parcheggi notturni a pagamento (Argo ne ha già parlato) e di tutte le derive che ciò comporta. Quella dei posteggiatori abusivi temerari, innanzi tutto. Quelli che,