La manifestazione antirazzista svoltasi a Catania giovedì scorso ha avuto una ampia partecipazione non solo di attivisti catanesi, ma anche di comunità migranti. L’argomento è molto “caldo”. Respingimenti e ‘sanatorie truffa’ rendono infatti ogni giorno più difficile la vita per le persone
Hanno sfilato il 14 ottobre, si sono arrampicati su una gru a Brescia, protesteranno la settimana prossima a Torino contro la sanatoria-truffa: sono oltre 100.000 i casi in tutta Italia di lavoratori stranieri che hanno un contratto regolare, ma non possono ottenere
Pare siano arrivati su un peschereccio d’altura, i circa 130 migranti che sono stati intercettati al largo e costretti ad approdare ieri sulla nostra costa dall’intervento della Guardia di finanza, dopo una notte definita da La Sicilia “rocambolesca”. E’ la conferma che
Sebbene la maggior parte dei migranti continui ad arrivare in Italia via terra, gli sbarchi sulle nostre coste non sono finiti. L’accordo con la Libia e i respingimenti hanno momentaneamente ridotto il loro numero, ma i trafficanti di esseri umani non hanno
“Morire di Speranza” Preghiera in memoria delle vittime dei viaggi verso l’Europa in occasione della giornata mondiale del rifugiato In occasione della Giornata Mondiale del rifugiato 2010 Comunità di Sant’Egidio, Centro Astalli organizzano una Preghiera in memoria delle vittime dei viaggi verso
Fermiamo il razzismo Dopo i terribili giorni di Rosarno, il 2010 sta dimostrando le disumane conseguenze del “pacchetto sicurezza” e della legge Bossi-Fini sulle condizioni di vita e di lavoro di milioni di migranti nel nostro paese. Oggi migliaia di migranti rischiano
“Ci chiamiamo Linea 77 come l’autobus che prendevamo per andare in saletta a provare quando nessuno di noi aveva ancora la patente. Fortunatamente, come quell’autobus, crediamo di arrivare, ci fermiamo al capolinea per qualche minuto e poi riprendiamo la corsa.” Linea 77
Cresce lo sfruttamento delle donne straniere nel lavoro agricolo. E molte volte le donne non sono solo braccianti. Fanno anche le caporali. A Pachino, a Rosolini, si mettono in movimento alle quattro del mattino e caricano le operaie, in genere rumene. Vengono
Per ricordare da dove veniamo o, sarebbe meglio dire, da dove siamo stati costretti a scappare, dove ci siamo rifugiati. Abbiamo abbandonato la nostra terra per cercare lavoro e fortuna, per tentare una sorte diversa. Per fuggire dalla miseria e dalla fame.
Una cosa è emersa subito, che il volontariato deve contare sulle sue forze e non sul contributo pubblico. Lo ha evidenziato il dibattito nato all’interno del seminario sull’assistenza agli extracomunitari e sull’attivazione di servizi a favore di immigrati, approfondimento tematico sul tema