Schiamila arriva in ospedale con l’ambulanza, estratta dalle macerie di una casa bombardata, ferita all’addome. Ha integre braccia e gambe, c’è speranza per lei, anche se è una bambina sola, senza più mamma e papà. Viene operata e migliora rapidamente, ma il
De “La Sposa Yemenita”, avvincente graphic novel della Becco Giallo Edizioni, ci parla oggi Marina Mangiameli, docente di Storia e Filosofia nei licei e cultrice di storia medievale. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo “Catania medievale”, di cui si è occupato anche Argo.
Come si vive in un paese in guerra senza arrendersi alla distruzione, alla fame, alla mancanza di libertà? Ce lo racconta Laura Silvia Battaglia nel suo documentario “Yemen, nonostante la guerra”, che dà spazio all’eccezionalità del quotidiano e ci fa riconoscere la
Accordi e tregue militari disattesi, imboscate e massacri condotti dall’una e dall’altra parte in conflitto: questa è oggi la guerra che si svolge in Siria. Dalle prime manifestazioni di massa al tempo delle primavere arabe alla violenta repressione del dittatore Assad, dalla
Arrivano ogni anno nei Paesi del Golfo, soprattutto a Dubai e Abu Dhabi, e provengono da varie parte del mondo, ma non ne sappiamo
Studiosi del Medio Oriente appartenenti a varie discipline parteciperanno a due giornate di studio internazionali dedicate a Giulio Regeni. Non solo un omaggio alla memoria del giovane dottorando ucciso al Cairo nel 2016, ma un tentativo di
Nel contesto della crisi medio-orientale è di recente emersa una contrapposizione fra Arabia Saudita ed Israele, da una parte, ed il Qatar dall’altra sul tipo di informazione fornito dalla testata Al Jazeera. Abbiamo avuto l’opportunità di porre alcune domande ad un
“Amat accetta di farsi ritrarre con la sua bambina in braccio dappertutto. Sul letto, in cortile, nella sala da pranzo, davanti a un poster coloratissimo di Winnie the pooh. Ovunque all’interno del suo perimetro di vita: 70 metri quadri senza uscita nel
Metz Yeghérn, il “Grande Male“. Così gli Armeni chiamano il massacro del proprio popolo che viene commemorato proprio oggi, 24 aprile. Che si possa definire o meno un genocidio, che sia stato o meno il primo genocidio del Novecento (questioni divenute oggetto
Una camera luminosa, straripante di libri e riviste con manifesti colorati appesi un po’ dappertutto. Dietro le scrivanie un uomo e una donna, occhi vispi e voci pacate. Sono Federico Cresti e Daniela Melfa, storici africanisti nonchè cuore pulsante di