Non è vero che i morti e dispersi del Mediterraneo sono condannati a restare senza nome. Le madri, i padri, le sorelle, i fratelli dei migranti tunisini dispersi, partiti dal loro paese “subito prima o dopo la nostra rivoluzione”, si sono rivolti
Dopo aver peregrinato, come nelle stazioni di una via crucis, per tutti i Cie, i centri di identificazione e espulsione della Sicilia, stamattina sono lì, a Roma, davanti all’ambasciata tunisina di via Asmara 7, per incontrare l’ambasciatore. Ma non è finita. Domani la
Natale. Cos’è Natale? Il panettone, il cenone, il presepe, i doni sotto l’albero. Certo. Ma soprattutto, è voltarsi a guardare chi sta peggio di noi, è compassione, è solidarietà. Quella che ha dato l’Udi alle donne vittime di violenza in Egitto; quella