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Come insegnare oggi la letteratura?

Una mattina presto, molto prima del canto del gallo, mi svegliò un fischiettio e andai alla finestra. Sul mio ciliegio – il crepuscolo empiva il giardino – c’era seduto un giovane, con un paio di calzoni sdruciti, e allegro coglieva le mie

“La ferocia”, furia distruttiva senza pietas

Il gusto di leggere ‘ad libitum’, vale a dire ciò che piace, ma anche in piena libertà, lontane dai condizionamenti della propaganda libraria, riunendosi nelle rispettive case. Così una decina di donne ha dato vita, a Catania, ad un circolo di lettura,

Circolo di lettura e si legge in libertà

“Ragazze, che si fa quando andremo in pensione? Ve l’immaginate che significa trovarsi ostaggio di figli, suoceri, genitori, nipotini? Bisogna assolutamente ritagliarsi qualche spazio di libertà, pensare ad un’alternativa piacevole”. Quattro amiche abbondantemente al di sopra dell’età sinodale discutono all’ora del tè.

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Shoah, Levi e Klüger diversi e affini

L’obbligo morale di ‘dire l’indicibile’ ha segnato la vita di molti testimoni di uno degli eventi più tragici del ‘900, la Shoah. Su due di questi testimoni si incentra lo studio di Giuliana Cacciola “Generi della Memoria e Memoria di genere. Primo

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Jan Karski, un eroe dimenticato

Ancora una volta, il fumetto si rivela il mezzo ottimale per insegnare la Storia alle nuove generazioni. Si presta bene a questo scopo la graphic novel su Jan Karski, “l’uomo che scoprì l’Olocausto”, edita da Rizzoli Lizard con la sceneggiatura di Marco

Invito al massacro, un fumetto che è un incubo reale

Sicilia, futuro anteriore. “Jano e i suoi amici da giovani suonavano in una rock band. Poi un giorno si resero conto che era troppo tardi. Per troppe cose.” Con queste parole gli autori della graphic novel Invito al massacro, Giovanni Marchese e Davide

Vincenzo Consolo e il volto perduto della Sicilia

Di Vincenzo Consolo, lo scrittore siciliano che ieri l’altro si è spento a Milano dopo una lunga malattia, vogliamo ricordare il controverso rapporto con la sua terra che ha sempre avuto il bisogno di visitare e scrutare ansiosamente, sentendosene ogni volta offeso

Viola Di Grado e l'indecifrabilità del male

“Settanta acrilico trenta lana“, romanzo d’esordio della catanese Viola Di Grado, ha suscitato molto interesse ed ha ottenuto l’attenzione della critica non solo locale. Per Argo lo ha recensito Antonietta Milone. Che tempi son questi in cui le adolescenti vengono crudelmente uccise