Un centro di ascolto all’interno di una scuola, per cominciare dai giovani, per promuovere relazioni pari tra adolescenti e prevenire la violenza di genere. Da febbraio di quest’anno, tre volte a settimana, nella biblioteca dell’Istituto Vaccarini di Catania, è attivo uno ‘sportello’
“Non amarmi da morire, AMAMI DA VIVERE”. Le frasi si formano sugli schiocchi di WhatsApp, una dopo l’altra, e il dialogo si snoda sull’Iphone, fino a quest’ultimo perentorio imperativo di condanna alla violenza sulle donne. Con il corto ”Love me to live”,
Scarti di vetro, di stoffa, di piertra lavica che sarebbero finiti tra i rifiuti e sono stati invece utilizzati per costruire gradevoli oggetti ornamentali. Sono i vasi, le lampade, i quadretti, i posacenere, i mobiletti esposti il 18 giugno a Palazzo Platamone