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Quattro domande ad un amico di Al Jazeera

Nel contesto della crisi medio-orientale è di recente emersa una contrapposizione fra Arabia Saudita ed Israele, da una parte, ed il Qatar dall’altra sul tipo di informazione fornito dalla testata Al Jazeera. Abbiamo avuto l’opportunità di porre alcune domande ad un

Rifiutano il cibo 2000 palestinesi detenuti in Israele

Uno sciopero della fame per la libertà e la dignità. Lo hanno proclamato solo qualche giorno fa 2000 palestinesi, prigionieri nelle carceri israeliane di Gilboa, Hadarim, Askelon, Kziot, Nafha, Ramon. La notizia e’ rimbalzata in Sicilia grazie anche

L’Udi al governo: Riconoscete la Palestina

L’Udi, Unione donne in Italia, riconosce la Palestina e lo dice chiaro e tondo con una dichiarazione inviata al presidente del Consiglio Renzi e al ministro degli Esteri Gentiloni. Vi si chiede che Parlamento e Governo riconoscano a loro volta lo stato

Rania su Gaza, la guerra e la pace

Vi proponiamo oggi, su indicazione dell’UDi di Catania, le riflessioni di Rania di Giordania su Gaza, definita “il posto più tragico in cui vivere su tutta la terra”. Siamo chiamati in causa, ci viene chiesto di non tacere non solo sull’orrore degli

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Catania per Gaza

Anche Catania ieri è scesa in piazza per denunciare il massacro di palestinesi ad opera di Israele. I bombardamenti israeliani su Gaza hanno prodotto la strage di bambini, donne e uomini, civili inermi. 180 i morti, migliaia i feriti, innumerevoli le case distrutte. Della

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Israele e i piccoli detenuti africani

Sempre attenta alle violazioni dei diritti  non solo delle donne ma anche dei bambini, la rivista Mediterranea dell’Udi di Catania segnala nel suo numero di marzo la rubrica “Voices from Prison”, condotta da Shira Ayal, attivista dell’ong israeliana Hotline for Refugees and

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L'Udi di Catania a fianco di Hanin, offesa nella Knesset

Ancora una donna offesa, aggredita e, stavolta, all’interno di un organismo che dovrebbe essere sinonimo di democrazia, la Knesset, il Parlamento di Israele. E’ una deputata palestinese e si chiama Hanin Zoabi. Le è stato impedito di parlare, le hanno urlato “traditrice