Una manifestazione nazionale, sostenuta da oltre 300 organizzazioni e sindacati e da oltre 50 comitati locali per fermare il TTIP, è stata organizzata per oggi 7 maggio a Roma. Il trattato di libero scambio tra Unione Europea e
Ma sì, facciamole queste trivellazioni nel Canale di Sicilia! quanto volete che valgano le preoccupazioni sulle possibili conseguenze negative per la salute e l’ambiente! Ce lo suggerisce implicitamente la sentenza emessa a maggio dal TAR del Lazio, di cui sono state depositate
Poco più di un anno fa il Presidente Crocetta e l’Assessore all’Ambiente Lo Bello avevano “garantito un immediato deciso sostegno nella battaglia contro le perforazioni off-shore e per la tutela del mare del Canale di Sicilia”, con ‘soddisfazione’ di Greepeace e di
Si è concluso a Catania, il 5 agosto, il tour promosso da Greenpeace Italia per bloccare le ventinove richieste (undici già concesse) di trivellazione nel Canale di Sicilia. “U mari nun si spirtusa” questo lo slogan della campagna, iniziata a Palermo il
Non vogliono saperne del nucleare e, accogliendo l’appello rivolto l’11 settembre da Greenpeace, Legambiente e WWF, hanno impugnato la legge di fronte alla Corte Costituzionale. Sono 11 regioni italiane che rappresentano circa il 56% del territorio
“ll nucleare è una tecnologia vecchia, inquinante, insicura e costosa che non risolverà nessuno dei problemi energetici del Paese. Non servirà a rispettare la scadenza europea del 2020 per ridurre le emissioni di gas serra, non abbasserà la bolletta, non ridurrà le importazioni di fonti fossili.”