Riprendiamo, e facciamo nostra, una riflessione di Graziella Priulla, che è stata docente stimata dell’Università di
Fare leva sulla paura, sulla insicurezza e individuare qualcosa/qualcuno contro cui è possibile scagliarsi sfogando la propria rabbia. E’ questo un meccanismo antico, stigmatizzare il
‘Ringrazio Patrizia che ha permesso la pubblicazione di un libro senza errori‘. Chi ringrazia, a fine incontro, è Graziella Priulla autrice di “Viaggio nel paese degli stereotipi. Lettera a una venusiana sul sessismo”, pubblicato da Villaggio Maori, Catania. Se qualcuno avesse detto
La consapevolezza e l’importanza della differenza, apparentemente, sembra essere condivisa da un numero sempre maggiore di persone. Purtroppo, però, stereotipi e pregiudizi continuano a farla da padroni, incidendo pesantemente e drammaticamente nella vita delle nostre comunità. Lo conferma uno studio dell’Università di
Tossiche cioè velenose, dannose, letali. Così possono essere le parole ad uccidere civiltà e democrazia. “Noi siamo le parole che usiamo” -dice la sociologa della comunicazione Graziella Priulla che nei giorni scorsi ha presentato nella libreria Feltrinelli di Catania il suo ultimo
Sul romanzo di Maria Attanasio, “Il condominio di via della Notte“, sono stati in genere espressi giudizi lusinghieri, facilmente rintracciabili sul web. Noi vi proponiamo oggi un resoconto, a tratti spiritoso ma non banale, della presentazione del libro avvenuta lo scorso 22
La sede è quella del Dipartimento di Scienze politiche e sociali, già Facoltà di Scienze politiche di Catania. L’aula I (I come la terza vocale) del terzo piano è gremita; i 120 posti sono in prevalenza occupati da ragazze chè i ragazzi
Non basta un decreto. Per far sì che non accadano più con cadenza oraria violenze sulle donne, e femminicidi a giorni alterni, occorre educare, destrutturare gli stereotipi, analizzarli, combattere i pregiudizi, creare una nuova civiltà delle relazioni. Lo ha detto e urlato,
“C’è differenza”. Eccome se c’è. Parola di Graziella Priulla che da tempo si occupa di “identità di genere e linguaggi: storie, corpi, immagini e parole”. Così recitano titolo e sottotitolo dell’ultimo libro della sociologa, torinese di nascita ma catanese d’adozione, presentato di
Avanti piano, le nostre istituzioni non brillano per velocità, neanche quando si tratta di recepire obblighi di legge. E’ in incubatrice per l’Ateneo di Catania il “Comitato unico di garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e