In occasione del giorno della memoria che ricorre domani, 27 gennaio, segnaliamo il documento dell’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università, nato per contribuire a rendere gli spazi scolastici veri luoghi di pace e di accoglienza, allontanando dai processi educativi
Se la memoria è “l’occhio del presente che si volge verso il passato e ritorna al presente per poi lanciarsi verso il futuro tentando di decifrarlo”, essa non rimane solo un contenitore di eventi passati, ma genera attenzione all’oggi e si proietta
Una iniziativa rivolta ai giovani, non solo come spettatori ma nel tentativo, sia pure non del tutto riuscito, di renderli protagonisti. Parliamo dell’incontro del 27 gennaio organizzato dall’Associazione etnea studi storico-filosofici nell’elegante
Medaglie d’onore ai Militari Italiani Internati nei campi nazisti ancora in vita, sono state consegnate negli ultimi anni, anche in Sicilia, nelle ricorrenza della Giornata della Memoria del 27 gennaio. Un importante riconoscimento del ruolo patriottico degli IMI (Italiani Militari Internati) da
Anche nella realtà catanese sono tantissime le iniziative promosse per questo 27 gennaio in cui ricorre la 18a Giornata della Memoria. Come deciso dal Parlamento Italiano viene ricordato “lo sterminio e le persecuzioni subite dal
Wstawac, alzarsi. Questo comando, urlato con brutalità, rappresentava, per tutti i prigionieri del campo di Auschwitz, l’inizio di una nuova, terribile, giornata. Un incubo che, puntualmente, accompagnava ogni risveglio e che segna emblematicamente l’inizio e la fine del romanzo di Primo Levi, “La Tregua”.
Correva l’anno 1945 quando il 27 gennaio le truppe sovietiche dell’Armata Rossa aprivano i cancelli del campo di concentramento di Auschiwiz, scoprendo gli orrori del genocidio nazista e liberando i sopravvissuti di quella terribile e macabra esperienza. Quella data è stata istituzionalizzata
Semplici cittadini, magistrati, membri delle forze dell’ordine, giornalisti, sacerdoti, imprenditori, esponenti politici e amministratori uccisi per aver compiuto il proprio dovere o per aver visto e conosciuto quello che non si “doveva” sapere. Sono le vittime innocenti delle mafie che “Libera. Nomi
Ecco una breve riflessione su un’esperienza compiuta da una classe di un Istituto Tecnico Industriale della nostra città, l’Archimede. Un’esperienza raccontata dai ragazzi con immagini e con poche, sobrie parole. I nostri occhi hanno visto Il 27 Gennaio, Giorno della memoria, lo