Tornano Francesco Giuffrida e Gianni Famoso, e – con la voce e i cori di Costanza Paternò – ci raccontano chi e perchè ha sacrificato la nostra vita e la nostra salute. 37 miliardi di euro in meno in dieci anni: ecco
Muristivu p’amuri di campari,la vostra fossa fu lu nostru mari. (Siete morti per amore di vivere, la vostra fossa fu il nostro mare) Con queste parole Francesco (Ciccio) Giuffrida conclude il testo di
Quattro minuti di immagini, musica e parole per ricordare la morte di Placido Rizzotto e per lanciare un messaggio di azione, solidarietà e speranza. Le immagini sono quelle dei suggestivi disegni a china di Luca Rizzo, le parole sono di Ciccio Giuffrida,
Ci sono tutti i problemi dell’Italia di oggi nella nuova canzone di Ciccio Giuffrida e Gianni Famoso: disoccupazione, emigrazione, precariato, perdita dei diritti acquisiti, crescente distanza tra cittadini e classe politica…. Rielaborando anche musicalmente il nostro inno nazionale, di cui conservano -a
Amara la situazione “du mischinu” che deve subire soprusi ed è privato di ciò che gli spetterebbe. Eppure alla povera gente che ha l’amaro destino “di faticari” senza poter disporre del frutto del proprio lavoro non mancano né la voglia di riscatto
“Anco una volta, a chi chiedeva pane/ si diè, nequizia, il piombo”, così scriveva Francesco Foti nella sua poesia “L’eccidio”, ricordando i contadini e braccianti che nel 1893 a Giardinello, in provincia di Palermo, erano stati massacrati solo perchè chiedevano pane, lavoro
Forse è un po’ datata ma sempre gradevole e interessante anche come spaccato di un’ epoca. “La ballata della piccola borghese” è una nuova, vecchia produzione di GiuFa, premiata ditta Ciccio Giuffrida/Gianni Famoso, due studiosi e
Armi che uccidono ancor prima di essere utilizzate. E’ questo il tema della nuova-vecchia canzone di GiuFà, sorta di acronimo per indicare gli autori, rispettivamente di testo e musica, Francesco Giuffrida e Gianni Famoso. Oggi la riproponiamo in un video realizzato da
Di estrema attualità il video che oggi vi proponiamo, una denuncia e insieme una compartecipazione al dolore di molte madri, e dei loro piccoli, provocato dalla guerra, dallo sfruttamento, dai disatri naturali. Montate da Francesco de Francisco, scorrono davanti ai nostri occhi
La “fuitina” è, purtroppo,una situazione sicuramente più comprensibile in Sicilia, e nel meridione, che in altre parti del Paese. Quando nell’Isola, con la pubblicazione (1957) del Corpus di musiche popolari siciliane di Alberto Favara il canto popolare non fu più rappresentato quasi