“Amat accetta di farsi ritrarre con la sua bambina in braccio dappertutto. Sul letto, in cortile, nella sala da pranzo, davanti a un poster coloratissimo di Winnie the pooh. Ovunque all’interno del suo perimetro di vita: 70 metri quadri senza uscita nel
Femminsta e islamica. A tutta prima può sembrare un accostamento stridente ma è così che si definisce Asma Lamrabet, medica e intellettuale molto nota nel suo paese, il Marocco, per quelle che essa stessa definisce posizioni riformiste e femministe all’ interno del
“Quando è nata mia figlia ero molto giovane, non ho vissuto la maternità come una “missione particolare” e lo stesso rapporto con mio marito non procedeva nel migliore dei modi. Eppure non ho potuto fare a meno, guardandola, di provare un sentimento
Una pasionaria italiana e, per adozione, anche siciliana.Di Maria Giudice, della sua vita sempre in prima linea nella difesa delle donne e dei lavoratori, della modernità delle sue idee e delle sue scelte ha parlato ieri Sara Fagone nel salone della CGIL
Dal terrorismo con la dura appendice del carcere e dalla breve esperienza femminista, un lungo filo rosso l’ha condotta a quello che è adesso, a interessarsi di marginalità ma anche di riscatto, di sofferenza ma anche di forza, di voglia di reagire.
In copertina ci sono tante scarpe rosse, abbandonate e alla rinfusa, ormai simbolo della violenza sulle donne. Il titolo annuncia “Violenza degenere” che allude alla violenza di genere ma anche a qualcosa di corrotto, di degenerato che traligna dai caratteri morali, dai
La testimonianza di una donna, un racconto che apre alla speranza e dimostra che chi ha il coraggio di affidarsi alle associazioni che sostengono e tutelano i migranti può sfuggire ad un destino che sembra inevitabile. Per le donne, la prostituzione. Yehia,
Per le donne migranti la fuga non è solo, sfruttamento, fatica, stress fisico e psicologico, pericolo di perdere la vita, ma anche – e più spesso di quanto non si dica – violenza sessuale. Spesso arrivano sulle nostre coste incinte e avendo
Otto marzo 2015, l’ennesimo. La strada è ancora lunga e tutta in salita per le donne. Per tutte le donne. Nel “civile” Occidente tirano avanti con fatica, lottano per il lavoro, il salario e la carriera destreggiandosi tra questo e la famiglia.
E’ stato “lu cuntu” delle donne di famiglia a permettere a Ersilia Mazzarino di ricostruire la storia travagliata di suo padre, Turiddu, partigiano catanese morto in circostanze misteriose quando lei aveva appena due anni. Da qui nasce il