E’ una forma di “discriminazione multipla” quella a cui sono soggette le donne e le ragazze con disabilità. Sarebbe auspicabile che fossero esse stesse a prenderne coscienza, a guardare con occhi diversi la propria vita, a percepire il doppio condizionamento che pesa
‘Ringrazio Patrizia che ha permesso la pubblicazione di un libro senza errori‘. Chi ringrazia, a fine incontro, è Graziella Priulla autrice di “Viaggio nel paese degli stereotipi. Lettera a una venusiana sul sessismo”, pubblicato da Villaggio Maori, Catania. Se qualcuno avesse detto
Una biblioteca a disposizione dei rifugiati, nel centro di Atene, negli stessi locali in cui donne e bambini provenienti da Siria e Afghanistan sono ospitati in cinque appartamenti. Di questa esperienza, nata grazie ad una associazione greca di donne di varie nazionalità
Aprire la terra e piantarvi un albero, possibilmente un albero da frutto perchè quest’albero dovrà ricordare una donna o un uomo che hanno dato frutto, hanno contribuito a rendere migliore il mondo con il loro impegno. E’ questa l’esperienza emozionante che hanno
“Leggere la mafia da un’ottica di genere”. E’ lo sguardo di Simona Laudani, docente di Storia Moderna, che il 3 marzo 2017 ha presentato agli studenti del dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Catania ed agli altri partecipanti, il laboratorio “Donne e Mafia” di cui
Non più solo gregarie, complici e conniventi, ma protagoniste della scena criminale, le donne scalano oggi i vertici della piramide criminale. Sono intestatarie di società a fini di riciclaggio di denaro sporco, praticano l’usura, gestiscono patrimoni, piazze di spaccio e business delle
Duecento chilometri di marcia per la pace, dal Nord di Israele verso Gerusalemme. A marciare sono state – nello scorso mese di ottobre – quattro mila donne cristiane, musulmane, ebree, che la pace l’anno già fatta, tra loro, in quella terra martoriata.
Panchine tinte di rosso nella giornata mondiale contro la violenza sulle donne, non solo a Catania ma in tutta Italia. E’ questo il gesto simbolico scelto per ricordare le vittime di femminicidio e di altre forme di violenza. Rosso come il sangue
Un presidio per Valentina e per tutte le altre che ancora oggi muoiono di gravidanza. Un presidio a difesa della 194, una legge troppo spesso tradita. “Fuori i ginecologi obiettori dalle strutture pubbliche”. Lo hanno gridato pochi giorni fa le donne catanesi
Una donna giovane, bella, che parla un inglese fluente e affronta con toni pacati ma decisi un problema spinoso e purtroppo ancora molto diffuso, le mutilazioni genitali femminili. E’ Nice Nailantei Leng’ete, giovane Masai divenuta – a soli 25 anni – ambasciatrice