“Tutto va ben, madama la marchesa!” Incurante della grave crisi che sta mettendo a dura prova, in particolare, l’economia meridionale , il barone Partecipazio* continua a rivolgersi ai tantissimi signor Bonaventura* che lo stanno a sentire, beati e rincitrulliti dal sorriso stereotipato del loro ammaliatore, sicuri
Il Report sullo stato dell’economia siciliana nel 2009, presentato l’8 giugno in anteprima a Ragusa dalla Banca d’Italia, ricorda le note di una marcia funebre. Non c’è un solo indicatore che riporti un segno positivo rispetto al 2008 che già era stato disastroso:
“I numeri della crisi 2010 sono sempre più pesanti e colpiscono in modo devastante sul fronte occupazionale intere filiere, distretti, piccole, medie e grandi aziende”. Inizia così un documento della C.G.I.L. Catania che fa il punto sulla situazione occupazionale nella nostra provincia.
A giudicare dalle cifre elefantiache, in Sicilia c’è tanta offerta di lavoro come in nessun altro posto: 65 Centri per l’impiego (Cpi) con 1800 dipendenti regionali, per la modica cifra di 50 milioni di euro l’anno; 252 Sportelli multifunzionali con 300 operatori,
I dati sulla condizione delle donne e delle lavoratrici in Sicilia non sono confortanti: il tasso di attività femminile, ossia la percentuale di siciliane che dichiarano di lavorare o di cercare occupazione, è fermo al 35 per cento: due siciliane su tre
Le cronache politiche siciliane di queste ultime settimane sono segnate, tanto per cambiare, da una interminabile guerra per bande tutta interna alla maggioranza di centro-destra, che stavolta ha come oggetto la ristrutturazione del sistema sanitario e la designazione dei nuovi dirigenti dei
Tratto da: Catania possibile, 4-11/12/2008, p. 3; M. Benanti, Cesame, ovvero come distruggere un’azienda e fare business. Oltre 50 anni di storia, azienda leader mondiale nel campo delle ceramiche sanitarie, circa 600 dipendenti: questa era la Cesame fiore all’occhiello dell’industria catanese fino
Tratto da: Catania possibile, 13/20 novembre 2008, La redazione, Catania senza lavoro Catania e la disoccupazione. Ai primi posti in Europa con il quaranta per cento di giovani senza lavoro. Il 16 per cento è il tasso ufficiale che riguarda gli adulti
Tratto da: Catania possibile, 13/20 novembre, Renato Camarda, La Milano del Sud Industrie in crisi, disoccupazione in aumento. Per Catania e la sua zona industriale è emergenza, nonostante l’Istat le assegni il primo posto tra le province siciliane per numero di industrie