Un tema del quale le istituzioni si occupano troppo poco è quello delle politiche abitative di cui si è discusso in uno degli ultimi tavoli organizzati dal Forum civico Catania Può, e dalle forze politiche progressiste M5S, PD, Europa Verde e Sinistra
Pochi giorni fa in piazza della Repubblica a Catania diverse persone ‘senza fissa dimora’, che lì avevano trovato un precario riparo, sono state sgomberate e i loro beni (tende, coperte, effetti personali) gettati nel camion dei rifiuti. Un’operazione svolta in assenza di
Appartamenti chiusi e non utilizzati a Catania ce ne sono tanti, ma paradossalmente sono tante anche le famiglie che vivono in pessime condizioni abitative e avrebbero bisogno di una casa decente. Quello che manca è l’edilizia sociale, le
560 firme autografe, altre on line, sono state raccolte dagli “Amici dei senza tetto”, una associazione nata di recente come gruppo spontaneo, a sostegno di coloro che trascorrono la notte in strada o in rifugi di fortuna anche in questi freddi giorni
850 milioni di euro distribuiti su 12 anni, da utilizzare per ridurre il disagio abitativo (legge 160/2019, art.1 comma 437) con particolare riferimento alle periferie o a quelle aree che, pur non essendo periferiche, “sono espressione di situazioni di
“Almeno 200 mila famiglie in Sicilia, che hanno una casa in locazione, hanno (o avranno nei prossimi mesi) gravi problemi a pagare i canoni d’affitto. E’ una delle conseguenze dell’emergenza sanitaria”. Lo scrive il Sunia in un Comunicato e aggiunge: “Alcune migliaia
Donne in situazione di particolare fragilità ospitate in un appartamento confiscato alla mafia e concesso in comodato d’uso dal Comune di Catania. A loro si rivolge il progetto di accoglienza ‘Housing First’ della Caritas diocesana, promosso dalla Conferenza Episcopale Siciliana, attivo in
Davanti alla prospettiv dell’arrivo di consistenti fondi europei, le Amministrazioni locali si organizzano e pensano a come utilizzarli. Anche a Catania. Sulla questione interviene oggi Giusi Milazzo, segretaria provinciale del Sunia, il sindacato unitario nazionale degli inquilini ed assegnatari. Apprendiamo dalla
Come mai, su 1500 domande per avere il ‘buono famiglia’, ne sono state esitate solo un centinaio? E’ accettabile che, ad agosto, si stiano ancora esaminando le domande pervenute nel mese di aprile? Gli interrogativi vengono