All’interno della festa promossa a Catania dalla Federazione della Sinistra (Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani), il 7 ottobre è intervenuto Vladimiro Giacché, che ha proposto un’interessante e articolata riflessione sulla crisi economica attuale. Una crisi, scoppiata nel 2007 “a causa del collasso
Disoccupazione, mafia, politici corrotti, baroni universitari, banche e speculazioni finanziarie sono immondizia, scorie, detriti da mettere dentro grandi sacchi neri e buttare via. Nell’attesa di disfarcene davvero e per sempre omini vestiti di bianco della “Rete catanese 15 ottobre” li hanno
In Regione l’MPA, dopo l’UDC, ha estromesso parte del PdL e ha imbarcato in modo ormai organico il PD, i rutelliani e i finiani, ma a Roma ha contribuito a far passare la mozione di fiducia al Governo Berlusconi Alla Provincia di Catania
Il Report sullo stato dell’economia siciliana nel 2009, presentato l’8 giugno in anteprima a Ragusa dalla Banca d’Italia, ricorda le note di una marcia funebre. Non c’è un solo indicatore che riporti un segno positivo rispetto al 2008 che già era stato disastroso:
La mafia riesce a guadagnare anche in tempi di crisi, anzi, proprio dalla e sulla crisi. E a contribuire all’estensione delle bolle speculative sarebbero proprio i flussi di capitali di origine illegale. Lo sostiene Carlo Ruta nella prima parte dell’analisi-inchiesta “Recessione e mafie”, che
“Catania sta male, ma non malissimo”. Questa sembrerebbe essere la chiave di lettura dei dati del ‘Report sull’economia della provincia di Catania’ presentati dall’Ufficio studi della Camera di Commercio di Catania, presentati lo scorso 8 maggio nel corso della “Giornata dell’economia“, a cui