Con venti giorni di anticipo dovrà essere data alla Soprintendenza comunicazione formale della data di inizio dei lavori. La Soprintendenza potrà così predisporre quanto necessario perché le ‘eventuali’ attività di scavo vengano eseguite sotto la sorveglianza di propri funzionari. Troviamo questa formulazione
90 giorni di tempo per procedere alla demolizione delle opere abusive. Lo impone a Maria Rosa Pezzino de Geronimo, amministratore unico e legale rappresentante della Dusty srl, un provvedimento della Direzione Urbanistica datato 11 giugno 2021. I lavori sono quelli in corso
Una riflessione sulla nostra città, sulla cura che dovremmo averne per vivere meglio ma anche per non essere impreparati di fronte ad un possibile evento sismico. Una riflessione sollecitata dai bonus previsti in questa fase di ripresa post-pandemica, ma anche dalla amara
Non è solo il Centro Storico ad essere minacciato di stravolgimento, ma tutta la città. Accade infatti che, da qualche tempo a questa parte, la Direzione Urbanistica rilasci permessi per costruire che consentono di
Permettere ad una ditta privata di costruire un supermercato in uno spazio destinato a servizi pubblici, in particolare ad una scuola, è lecito ed ammissibile. Pare che lo abbiano affermato due ispettori inviati dalla Regione per verificare la correttezza del permesso di
Cosa bolle in pentola nel vecchio San Berillo? Come mai nell’ultima versione dello Studio di dettaglio gli edifici “diruti o in grave stato di degrado”, che possono essere demoliti e ricostruiti, sono passati da 2 a 41? Proviamo a capire l’importanza e
I lavori di ristrutturazione dell’ex Monte di Pietà (oggi di proprietà della famiglia Proto, la stessa che gestisce la discarica Oikos di Motta S.Anastasia) rispettano le norme urbanistiche? gli scavi producono danni archeologici? Argo si è interrogato su questi lavori, sui permessi
“That’s the press, baby”, “E’ la stampa bellezza”. Nel film il direttore-Bogart rivendicava il diritto all’informazione contro chi avrebbe voluto zittire i reporter. Il nostro quotidiano locale sembra muoversi nella direzione opposta, “essere portavoce della élite politica di ieri e di oggi”,
Una banca dati del patrimonio edilizio pubblico dismesso e l’utilizzo degli immobili di questo patrimonio anche per fini abitativi: sono le richieste avanzate al Sindaco, agli assessori all’Urbanistica e alla Cultura, al presidente del
Appartamenti chiusi e non utilizzati a Catania ce ne sono tanti, ma paradossalmente sono tante anche le famiglie che vivono in pessime condizioni abitative e avrebbero bisogno di una casa decente. Quello che manca è l’edilizia sociale, le