Riceviamo dal Comitato Pendolari Siciliani una nota piuttosto pessimista su quello che Il Recovery Plan prevede per le ferrovie siciliane “Recovery Plan. Un’esaltazione infrastrutturale per il Sud, questo è quanto ci è stato prospettato da tutte le
3 ore, 3 ore e 14 minuti per andare da Catania a Palermo in treno. Eppure li chiamano treni veloci regionali. Per fare un solo esempio, per andare da Bologna a Roma (il percorso è quasi il doppio) occorrono circa 2 ore
Pochi e non buoni. Parliamo dei treni circolanti in Sicilia, il cui numero e i cui orari vengono modificati in modo che non piace ai pendolari che li utilizzano giornalmente. A rappresentarne gli interessi è anche il Comitato Pendolari Sicliani. Con il
Altro che Ponte. In Sicilia bisogna pensare alle strutture base per quanto riguarda comunicazioni, viabilità, collegamenti. Le nostre autostrade si sgretolano come biscottini nel caffellatte. Impieghiamo 5 ore per arrivare a Palermo su un’unica tratta ferroviaria vecchia e inadeguata. Il Comitato pendolari
I disservizi ferroviari sono ormai cronaca quotidiana. Giosuè Malaponti, del Comitato pendolari siciliani, ce ne segnala in continuità. Particolarmente colpita è la tratta Messina-Catania, che non si può certo definire un ramo secondario: il sovraffollamento, l’inadeguata termoregolazione delle vetture, i ritardi e
Da ultimo ci siamo dovuti occupare di frequente del trattamento di favore che Trenitalia sta riservando alla Sicilia, per quanto riguarda sia i treni a lunga percorrenza sia il trasporto locale. Il risultato è che ormai l’utilizzo dei treni come mezzo di trasporto