Alcuni di noi forse non conoscono la sua esistenza, eppure c’è e potrebbe essere un piccolo gioiello in una città povera di verde come la nostra. Ci riferiamo al parco “S. Tesera di Calcutta” di via Eleonora d’Angiò. Un’oasi con alberi folti,
Pronta, attrezzata, mai inaugurata e già vandalizzata. E’ l’isola ecologica di via Maria Gianni, nel quartiere Picanello, costruita quattro anni fa dall’Ato 4 con fondi dell’Unione Europea. Entrare non è difficile, il cancello è forzato e mancano telecamere o altri sistemi di
L’eruzione spettacolare di ieri, ripresa dal porticciolo di Ognina. Un grazie a Fabio Patanè.
Niente di nuovo sul fronte meridionale? Il 12 e il 13 giugno Catania è apparsa riluttante, quasi indifferente al vento di novità che soffia sul Paese: fosse stato per noi, per il nostro misero 43%, il quorum non si sarebbe raggiunto. Sono
Festeggiare la ricorrenza dei 130 anni dalla fondazione con un libro, un convegno e una mostra. Con queste impegnative proposte l’Istituto tecnico ‘Archimede’ di Catania ha voluto ricordare la sua ormai lunga storia, anche per farne un punto di partenza per progettare
Comunicato stampa L’Associazione Siculo – Romena e con il resto del mondo la quale sta accompagnando i Rom nel nuovo campo allestito vicino all’aeroporto di Catania, lancia una appello, non solo ai volontari, ma a tutti i cittadini catanesi – che in
Anche se il consenso non è stato unanime, l’iniziativa è comunque partita. La Scuola Superiore di Catania, pensata per valorizzare le eccellenze della città, della regione, del Sud, è diventata realtà. Accennando due giorni fa alla sua crisi, ci siamo ripromessi di
C’era e quasi non c’è più… O forse non c’era. O almeno non ci siamo accorti che ci fosse. In effetti la Scuola Superiore di Catania, voluta da Enrico Rizzarelli, ex rettore del nostro Ateneo, esiste dal 1998. Non molti in città,
Riceviamo e pubblichiamo il video del Movimento Studentesco Catanese su quanto avvenuto in Piazza Duomo a Catania il 19 maggio, quando vigili urbani e polizia hanno allontanato dalla piazza il presidio di una parte degli abitanti del “palazzo di cemento” di Librino
Lunghi abiti femminili colorati, prevalenza della lingua araba, consensi unanimi espressi secondo modalità diverse dai nostri battimani, una sospensione dei lavori riservata alla preghiera, separazione dell’uditorio maschile da quello femmminile. Queste ed altre caratteristiche hanno reso peculiare il Convegno della Comunità Islamica