E’ stata definitivamente inaugurata la nuova sede del Centro Astalli di Catania, uno snodo fondamentale della rete di solidarietà che, anche se poco visibile, contribuisce a tenere alto il livello di civiltà della nostra città. Si trova in via Tezzano 71, traversa
Recitare da protagonisti in un film “vero”, diventare pizzaioli, imparare il mestiere di elettricista…. Sono alcune delle possibilità che l’attuale gestione dell’Istituto Penale Minorile offre ai giovani in esso ristretti. La direttrice, Maria Randazzo, ha avuto coraggio, ha firmato protocolli di intesa
“Ti aspetto fuori”, un cortometraggio sceneggiato e girato da giovani detenuti che hanno recitato con attori professionisti Un gruppo di ragazzi detenuti all’Istituto Penale Per I Minorenni di Cataniaha partecipato all’iniziativa della Casa Editrice Carthusia, specializzata in editoria per ragazzi e in
Lo spettacolo dei detenuti della casa circondariale di Bicocca é andato in scena nel corso della giornata su “Il disagio in carcere- Prevenzione dei suicidi, tutela della salute, promozione del ben-essere fisico e psichico delle persone detenute”. “Mi sembra di essere libero”.
Riceviamo da Elvira Iovino, volontaria del Centro Astalli, questa lettera inviata al dottor Tony Zermo in data 29/01/09, in risposta al suo articolo su La Sicilia, e rimasta senza riscontro e senza pubblicazione Sono una volontaria del Centro Astalli, il Servizio dei
Tratto da: L’isola Possibile n.59, Gennaio 2009, Renato Camarda: Maglia nera per il carcere di Piazza Lanza a Catania Intervista a Elvira Iovino, assistente volontaria che da 5 anni lavora nelle carceri catanesi per conto del Centro Astalli. Emerge che il problema
Tratto da: Isola Possibile n.59, Gennaio 2009, Renato Camarda: Quando la morte non basta Si chiamava Gianluca Di Mauro. Aveva solo 25 anni. La sera del 15 dicembre 2008 è stato trovato impiccato nella sua cella, nel carcere di alta sicurezza
Sovrapposizioni, equivoci e chiacchiere di stampa. Due detenuti, uno in carne ed ossa; l’altro – a quanto pare – immaginario. Il secondo acquista, però, improvvisa concretezza con il suicidio del primo. Gli danno vita, con un nome, un volto e una storia,
Contro l’ergastolo hanno rifiutato il cibo. Il primo dicembre, i 250 detenuti del carcere di Alta sicurezza di Bicocca, ergastolani e non, hanno attuato una giornata di sciopero della fame. La protesta catanese si inserisce all’interno della campagna nazionale “Mai dire mai”