Prosegue il ragionamento iniziato ieri sul Ponte di Messina, un’opera di cui, al di là di demagogia e propaganda, vorremmo valutare fattibilità e utilità. Sulla base delle analisi emerse nel recente dibattito svoltosi a Misterbianco, ci soffermiamo oggi soprattutto sull’aspetto non solo
Un regista del nord-est per raccontare le tragedie dei sud del mondo. In “A sud di Lampedusa” aveva dato voce ai migranti dell’Africa sud sahariana. Adesso a Catania, Andrea Segre, veneto, solo 34 anni, ha presentato al cinema King il suo ultimo
Rosarno non è solo in Calabria. E’ qui vicino a noi, nel Ragusano o a Termini come in tutta la Sicilia, ovunque ci siano colture, giardini e serre. E dire che una volta eravamo noi siciliani a subire razzismo, sfruttamento e violenza.