Alcuni giorni fa, a trenta anni dall’uccisione di don Pino Puglisi, la Rai ha trasmesso il documentario “Me l’aspettavo. Il sorriso di don Puglisi”, realizzato da Officina della Comunicazione in collaborazione con Rai Documentari, su testo di Matteo Billi, per la regia
La stessa data per la nascita e per la morte. E’ nato e morto il 15 settembre don Pino Puglisi, figlio di un calzolaio e di una sarta, ucciso dalla mafia tre anni dopo essere divenuto parroco di una chiesa di Brancaccio,
Un prete scomodo, anche adesso he è stato proclamato beato. Così viene ricostruita la figura di don Pino Puglisi nel libro “Beato tra i mafiosi“, edito da De Geronimo, presentato giovedì scorso alla Feltrinelli, a ridosso del ventesimo anniversario della morte del
Ripercorrere il cammino degli ‘eroi’ antimafia per conoscere le loro storie e capire le loro scelte. Lo hanno fatto gli alunni del biennio del Liceo Don Bosco di Catania, guidati dai loro insegnati, in vista della beatificazione di don Pino Puglisi, prevista
Pio La Torre si rivolterebbe nella tomba. I beni sequestrati ai mafiosi, in forza di una legge che reca il suo nome, vengono restituiti agli stessi, e su un vassoio d’argento, dalle amministrazioni pubbliche, le stesse che dovrebbero garantire moralità e trasparenza. E’