La tutela dei beni culturali, e di quelli archeologici in particolare, è un argomento al quale Argo ha sempre dedicato grande attenzione. Molto utili ci sono state, su questo tema, le esperienze sul campo e le competenze dell’archeologa e saggista Francesca Valbruzzi.
Nel cuore della Sicilia c’è un importante sito archeologico posto a nord del lago di Pergusa, sulla collina di Cozzo Matrice. Si tratta di una necropoli rupestre greco indigena risalente al VII/VI sec.a.C. (datazione attribuita a Paolo Orsi e Bernabò Bea), da
Eventi, spettacoli, mostre realizzati in templi e teatri del mondo classico non stupiscono più. Non sempre – tuttavia – convincono. Il tempio dorico di Segesta è stato trasformato in un telaio con milleduecento metri di tessuti riciclati, recuperati e assemblati grazie alla
A cosa serve, se ancora serve, l’istituzione museale? Lo spazio museale è ancora sentito come “impareggiabile risorsa collettiva contro l’azione distruttiva del tempo”? Perchè abbia luogo questo rinvio all’eternità, è necessario evitare che “il Museo, e la Storia che questo mette in
E’ di qualche giorno fa la nomina di un agronomo alla direzione del Parco archeologico di Morgantina e della Villa romana del Casale. Beh, direte voi, se non ci sono archeologi disponibili a ricoprire questo ruolo, ben venga un agronomo. In realtà
Un contesto unico, estremamente suggestivo e carico di storia, il teatro greco di Siracusa, il monumento più famoso della città, costituisce da oltre un secolo lo scenario in cui vengono realizzate le rappresentazioni classiche, che attirano anche turisti stranieri di ogni parte
“Sono usciti tesori di superba terracotta, vasi di bronzo e di gemme del IV sec. a. C. dispersi ovunque e in minima parte assicurati ai musei nazionali dell’isola ; ed è con vero rammarico che ho dovuto sin qui trascurare quel ragguardevole
Scorci poco noti di grande bellezza naturalistica, come abbiamo visto alla foce dell’Acquicella o nei boschetti di pioppio bianco, olmi e salici, ma anche manufatti di notevole interesse, arricchiscono l’area che potrebbe divenire Parco cittadino, grande polmone verde di cui la nostra
Una camera seplocrale in blocchi di arenaria con affreschi alle pareti e un corredo composto da oggetti fittili e bronzei databili all’inizio del III sec. avanti Cristo. Questo il rinvenimento più importante emerso durante uno scavo archeologico che ha permesso di portare
I lavori di ristrutturazione dell’ex Monte di Pietà (oggi di proprietà della famiglia Proto, la stessa che gestisce la discarica Oikos di Motta S.Anastasia) rispettano le norme urbanistiche? gli scavi producono danni archeologici? Argo si è interrogato su questi lavori, sui permessi