“Serve un’antimafia che innanzitutto sia costruita attraverso la formazione e la cultura. Un’antimafia che cresca nei quartieri, nel territorio, tra i giovani, tra le varie categorie sociali e produttive, nelle associazioni di volontariato. Un’antimafia dell’impegno concreto. Deve scomparire l’antimafia dei salotti, dei
Un acronimo ma anche un simbolo, quello di FILI, il Festival dell’Informazione Libera e dell’Impegno, rappresentato da un gomitolo in cui si avvolgono un gran numero di fili che rendono visivamente la complessità della lotta alla mafia. Il festival, organizzato da Libera
Due i libri dell’editore Castelvecchi presentati alla Feltrinelli di Catania, per fare memoria dei tristi eventi verificatisi a Palermo tra gli anni ’80 e ’90: “Il sopravvissuto” dell’ex ispettore della DIA Pippo Giordano (scritto con il giornalista Andrea Cottone) e “A Palermo
Poco per tutti, cioè prelievi minimi per non rischiare la ribellione degli esercenti, ma anche e soprattutto per rafforzare il controllo del territorio. E’ la nuova strategia di Cosa Nostra nella riscossione del pizzo, di cui parla il magistrato Maurizio De Lucia
120 miliardi di euro è – secondo la recente relazione della DIA – il fatturato annuo della mafia, mentre assomma appena al 3,7% la quantità di beni confiscati (222 milioni di euro). Di fronte a tale differenza il ministro Maroni farebbe meglio
Si fa presto a dire antimafia. Si fa presto ad assegnare ad enti, cooperative e comunità di recupero i beni confiscati alla mafia. Salvo poi strangolare gli assegnatari negando loro i contributi che
Non solo criminali, assassini, delinquenti. Non solo riciclatori di denaro sporco. Non solo politici che scambiano denaro e favori con voti. Non solo amministratori corrotti. Adesso a chiedere l’intervento del mafioso c’è anche la gente comune, il nostro vicino di casa. A
In un piovigginoso pomeriggio, come talvolta solo il mese di aprile sa proporre, 19 studenti e 3 docenti arrivano a Corleone, in uno strano “ostello della gioventù”. Scaricati i bagagli, organizzano quella che per tre giorni sarà la loro residenza. Vengono preparate
“Per chi non vuol perdere il vizio della memoria”, ammonisce il volantino. E infatti… suoni, immagini, parole, tutte per ricordare Falcone, Borsellino e le altre, tante, troppe vittime della mafia. Il 23 maggio, i giovani di Cittainsieme, quelli della parrocchia Santi Pietro
Intervistato da due giovani giornalisti catanesi, Antonio Condorelli e Giuseppe Scatà, Claudio Fava, sabato scorso, ha presentato il suo ultimo libro: “I Disarmati. Storia dell’antimafia: i reduci e i complici” (Sperling e Kupfer). Dopo la recente puntata di Report su Catania, c’era