Come mai abbiamo oggi un alto numero di ragazzi con disturbi di apprendimento, nella lettura, nella scrittura, nel calcolo? Ce ne sono davvero più che in passato, o eravamo noi a non vederli, a non riconoscerli? Noi insegnanti, che li bollavamo come
Un’alleanza che ruota intorno ai bambini e ai ragazzi, e mette insieme chi si occupa di educarli. In primo luogo la scuola pubblica, insieme alle famiglie, ma anche le associazioni del terzo settore, le istituzioni territoriali, le parrocchie, l’Università. E’ la Comunità
Ragazzini a rischio, che hanno come alternativa la strada o, al massimo, una tv. Sono quelli dei quartieri periferici di Catania, ai quali il governo Berlusconi vorrebbe togliere il tempo pieno, questa preziosa possibilità di imparare di più e di relazionarsi con