Il mecenatismo é un conto, la sponsorizzazione un altro. Si tratta di cose ben diverse anche se oggi qualcuno tende a contrabbandare la seconda per il primo con buona pace di trasparenza, cultura e democrazia. Ha illustrato le ragioni della sua “Critica
Otto marzo 2015, l’ennesimo. La strada è ancora lunga e tutta in salita per le donne. Per tutte le donne. Nel “civile” Occidente tirano avanti con fatica, lottano per il lavoro, il salario e la carriera destreggiandosi tra questo e la famiglia.
Non sfonda una porta aperta chi vuole prendere posizione, oggi a Catania, contro la pena di morte, considerata ancora da molti un modo efficace per contrastare la diffusione del crimine. Ben venga quindi l’iniziativa del gruppo Italia 72 di Amnesty International che
Pubblichiamo una lettera aperta al Capo del Governo Monti firmata dall’avvocato catanese Goffredo D’Antona. E’ stata postata sulla bacheca del nostro profilo Facebook. La pubblichiamo perché ci sembra che essa inviti tutti a riflettere sul fatto che una
Una domenica di maggio all’insegna dell’attivismo e del volontariato. Nella giornata di domani, 27 maggio, alcune delle associazioni che operano in città propongono momenti di attività, di riflessione, di partecipazione. Al mattino Legambiente ci propone una giornata di “raccolta di rifiuti presenti
Amnesty a Catania contro la violenza sulle donne. Da “Mai per amore” di Gianna Nannini a “La donna che parla in fretta” di Marina Rei. Attraverso letture, brani musicali, interventi, per dire “Io pretendo dignità“, la campagna contro tutte le forme di
Ancora una volta Amnesty Internatinal sceglie un concorso fotografico per focalizzare l’attenzione sui diritti umani negati. Questa volta lo fa in particolare in Sicilia e in difesa della maternità. “Ogni anno nel mondo 350.000 donne muoiono per complicazioni legate alla gravidanza e
Le navi, centri di identificazione ed espulsione galleggianti, sono andate vuotandosi ora dopo ora. I tunisini che provenivano dal Cie di Lampedusa, inagibile dopo l’incendio, sono stati e sono portati a Punta Raisi, in aeroporto, e da lì rimpatriati. Oggi percorreranno il loro
Amnesty, 50 anni e non li dimostra. Per l’entusiasmo dei suoi volontari, la voglia di non mollare dei suoi studiosi, la caparbietà dei suoi ricercatori. L’ultimo rapporto annuale, del 2011, a cinquant’anni dalla fondazione dell’Associazione, è stato presentato nella libreria Feltrinelli di
Stavolta non li vedrete sorridere accattivanti davanti all’obiettivo. Stavolta hanno prestato il loro volto e il loro corpo per denunciare discriminazione, violenza, tortura, pena di morte, detenzioni arbitrarie, processi iniqui. Sono tredici attori, giovani o meno. Hanno posato per “Uno sguardo sui