Aziende, proprietà immobiliari, risorse finanziarie: i sequestri e le confische dei beni appartenenti a famiglie mafiose crescono, tanto che si prospetta l’ipotesi di esportare il modello della confisca ad altri tipi di reato. Sulla carta sembrerebbe che
Una iniziativa itinerante per conoscere le esperienze di gestione dei beni confiscati alla mafia presenti nella nostra isola. Sono più di quindicimila questi beni e ognuno di essi ha una storia, storie positive e negative, di abbandono, di malaffare ma anche di
Una sfida che rischiamo di perdere, quella sui beni confiscati alla mafia. Della legge che ha introdotto il sequestro e la definitiva confisca è come se fosse rimasto in piedi solo l’aspetto sanzionatorio, punitivo, e si fosse perduto quello più
55 litri di olio da 461 chili di olive. Numeri che fanno notizia, stiamo parlando, infatti, di olive raccolte in contrada Alcovia (Palagonia) in agrumeti confiscati alla mafia. Anzi, per essere più precisi, trovate già raccolte. Proviamo a ricostruire l’accaduto. Per più
Si può fare. Si può sequestrare una società di trasporti di prodotti ortofrutticoli ad una potente famiglia mafiosa. Se ne può affidare la gestione ad un
Venti anni sono trascorsi dalla approvazione della legge 109/1996 sull’uso sociale dei beni confiscati alle mafie. A Catania l’anniversario è stato ricordato, lunedì 7 marzo, proprio in un bene confiscato, assegnato a
Interessante testimonianza, in presa diretta, di un protagonista delle vicende che ruotano attorno alle confische delle imprese di mafia. Il volume è edito da Europa Edizioni e l’autore, Elio Collovà, è un commercialista palermitano che ha scelto di dedicare la sua esperienza
Lavori manuali di mattina, momenti di confronto e di formazione nel pomeriggio hanno impegnato, dall’uno al dieci agosto, i 30 ragazzi provenienti da Sicilia, Emilia, Spagna, che hanno partecipato al campo di lavoro antimafia organizzato da Arci Catania, Cgil e Spi al
Riprendiamo oggi il discorso iniziato ieri sulla La.Ra srl di MottaSant’Anastasia e lo ampliamo cercando di capire cosa non funzioni nella gestione delle aziende confiscate alla mafia che, sotto il controllo del proprietario ‘mafioso’, funzionavano e, passate nelle mani dello Stato, diventano
Un’altra azienda confiscata alla mafia ischia oggi la liquidazione e potrebbe aggiungersi presto a quel 90% di aziende confiscate già sparite dal mercato. E’ la La.Ra s.r.l, una delle società del gruppo facente capo a Carmelo La Mastra, con sede a Motta