Dal terrorismo con la dura appendice del carcere e dalla breve esperienza femminista, un lungo filo rosso l’ha condotta a quello che è adesso, a interessarsi di marginalità ma anche di riscatto, di sofferenza ma anche di forza, di voglia di reagire.
Il piano di Alfano, di cui abbiamo esposto la prima parte, non si ferma all’edificazione di nuove strutture. Mira anche a introdurre “misure deflattive”, che alleggeriscano il sovraffollamento delle carceri. E prospetta nuove assunzioni di agenti di custodia. Per quanto riguarda le
Sovraffollate. Lo sentiamo spesso ripetere. Cadenti e in stato pietoso. Questo non lo dice quasi nessuno. Parliamo evidentemente delle nostre carceri, che cadono letteralmente a pezzi, rendendo le condizioni di detenzione indegne di un paese civile. Difficile anche la condizione in cui