Un processo, quello a Mario Ciancio, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, che dovrebbe essere, vista l’importanza del personaggio, al centro dell’attenzione. Il dibattimento procede, invece, a fari spenti, come se alla Città non interessasse interrogarsi sulla propria storia. Per rompere
Un contributo di Antonio Fischella fa luce sul ‘nuovo’ che si prospetta per la Sicilia se Renato Schifani divenisse presidente della Regione. Se qualche tempo fa ce lo avessero detto non ci avremmo creduto. Eppure è avvenuto. Alla luce del
“Docente esperto”, se ne è discusso il 30 agosto nella Commissione Cultura del Senato, se ne parlerà nelle Commissioni Bilancio e Finanze e, infine, il provvedimento sarà presentato, il 6 settembre, in aula. Quasi tutte le forze politiche sono propense ad approvare
Sulle tardive dimissioni del sindaco Pogliese proponiamo questo contributo di Antonio Fisichella. Una scelta “accelerata da una realpolitik quasi darwiniana”: così il miglior cronista de La Sicilia ha incorniciato le dimissioni di Pogliese da sindaco. Non si capisce cosa c’entri Darwin,
Il costituzionalista Ettore Palazzolo, nonché redattore di Argo, ci propone il suo orientamento rispetto ai referendum sulla giustizia (su cui si voterà domani, 12 giugno). Come è abitudine di questa testata, non si limita a condividere pubblicamente il suo orientamento, ma, entrando
Il Piano Nazionale Ripresa e Resilienza, a quasi un anno dalla sua approvazione. E’ stato questo il tema del Forum “La crisi, il Pnrr, il Mezzogiorno” promosso dall’associazione Memoria e Futuro, il 3 maggio scorso su Facebook, con la partecipazione del professor
Servono azioni correttive e di accompagnamento ‘in corsa’ perché possa essere rispettato il vincolo che impone di destinare al Mezzogiorno almeno il 40% delle risorse del PNRR e del Fondo Complementare. Lo dice il Dipartimento per
Due terzi di schede bianche alla prima votazione, sarebbero state sufficienti per eleggere subito il nuovo Presidente. In effetti sono soltanto il segno tangibile delle difficoltà che attraversano tutte le forze politiche, una volta tramontata l’ “incredibile” candidatura, almeno a nostro avviso,
Qual è la città che vogliamo? E’ da una idea di città che dobbiamo partire affinchè ogni intevento sul tessuto urbano risulti coerente ad una visione complessiva e non basato sull’improvvisazione o su interessi di parte. A partire da questa premessa, il
Anche Catania si mobilita per dire no a Berlusconi presidente della Repubblica. Promuove un comitato creato ad hoc: “Comitato spontaneo di cittadine e cittadini per la Repubblica”. Appuntamento domenica 23 gennaio alle ore 9,30 in piazza Falcone, terreno sottratto alla