Un processo, quello a Mario Ciancio, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, che dovrebbe essere, vista l’importanza del personaggio, al centro dell’attenzione. Il dibattimento procede, invece, a fari spenti, come se alla Città non interessasse interrogarsi sulla propria storia. Per rompere
Una cosa è emersa subito, che il volontariato deve contare sulle sue forze e non sul contributo pubblico. Lo ha evidenziato il dibattito nato all’interno del seminario sull’assistenza agli extracomunitari e sull’attivazione di servizi a favore di immigrati, approfondimento tematico sul tema
Divari è una delle parole chiave del Rapporto sulla scuola in Italia 2010 presentato recentemente dalla Fondazione Giovanni Agnelli, ma se lo si legge con attenzione ci si accorge che si tratta più che altro di un eufemismo. In effetti bisognerebbe parlare di vere
“La finanza degli enti locali siciliani è un terreno fertile per sprechi, abusi e illeciti“, si legge su CataniaOggi . Il caso del Comune di Catania è quello che presenta i profili più gravi. Alla gestione finanziaria degli enti locali è dedicato
Tanti, da riempire l’aula magna di una scuola. L’11 marzo al Boggio Lera i docenti catanesi, provenienti da molti Istituti della provincia, hanno affermato in maniera chiara e inequivocabile la loro assoluta contrarietà alla mortificazione della scuola pubblica voluta dal governo Berlusconi
Di fronte ai recenti casi di corruzione alcuni politici si sono affrettati a dire che si trattava di casi sporadici, individuali, insomma “marachelle”. Eppure nella relazione inaugurale dell’anno giudiziario della Corte dei Conti a Roma il PG Ristuccia ha affermato che “la
Abbiamo cercato di riflettere insieme sulla situazione delle carceri e soprattutto sulla proclamazione dello stato di emergenza. Proviamo a concludere. Innanzi tutto è evidente che, più che di piani emergenziali, si sente il bisogno di un ripensamento generale sulla base del quale
Il piano di Alfano, di cui abbiamo esposto la prima parte, non si ferma all’edificazione di nuove strutture. Mira anche a introdurre “misure deflattive”, che alleggeriscano il sovraffollamento delle carceri. E prospetta nuove assunzioni di agenti di custodia. Per quanto riguarda le
Il progetto del Commissario straordinario Ionta, di cui abbiamo già parlato, è perfettamente congruente con il Piano del Governo, detto anche Piano Alfano. Ed è proprio questo Piano che suscita le maggiori perplessità, nel merito e nel metodo. Perchè, innanzi tutto, proclamare
Franco Ionta è divenuto Commissario straordinario per l’emergenza carceri e “potrà procedere in deroga alle ordinarie competenze, velocizzando procedure e semplificando le gare d’appalto”. Non vogliamo sottolineare il fatto che il “braccio operativo con cui gestire l’emergenza carceri sarà la Protezione civile”,