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Respinto a suon di botte

Sembrava che la Sicilia potesse non essere mai attaccata dal virus del razzismo. Non è il nord d’Italia, non è una delle regioni col fazzoletto verde nel taschino. E invece… il 4 maggio scorso a Cassibile, in provincia di Siracusa, un bracciante

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A scuola di antimafia

Ormai non passa giorno in cui non dobbiamo leggere di scuole in difficoltà economiche tali da non riuscire a gestire nemmeno l’ordinaria amministrazione, eppure ci sono tante istituzioni scolastiche che, malgrado queste e altre difficoltà, continuano ad essere baluardo di formazione civile

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Sicurezza nelle scuole, forse non tutti sanno che

Solo in caso di eventi drammatici, e peraltro per pochi giorni, si discute sulla sicurezza delle nostre strutture scolastiche, frequentate quotidianamente da milioni di persone di tutte le età. Finita l’emergenza, le attività proseguono “normalmente”. In molti casi, l’assenza delle prescritte certificazioni

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Scuola: idee e progetti dopo la notte bianca

Proseguono, dopo la notte bianca dello scorso 10 Aprile, le iniziative del Comitato Catanese in difesa della scuola pubblica statale. In una situazione di grande confusione, il governo ha modificato i quadri orari, ma non si sa se e quando verranno proposti

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Ripensare Catania (e i catanesi)?

Una sgargiante copertina arancione attira subito l’attenzione sull’ultima iniziativa di Andrea Vecchio, imprenditore catanese noto per la sua pubblica opposizione al sistema del racket mafioso e attuale presidente della locale sezione dell’ANCE, l’associazione confindustriale dei costruttori edili. L’idea è, apparentemente, semplice: chiedere

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Centri sociali: figli e figliastri?

Chi vive a Catania non ha potuto fare a meno di notare, appeso in ogni dove, un manifesto dedicato ai festeggiamenti per l’anno di occupazione dell’ex circolo didattico XX settembre, oggi Centro Cervantes, da parte dei giovani della destra catanese. In occasione

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Procuratore cercasi (4). Conclusioni

Negli articoli precedenti dedicati al problema dei vuoti nelle procure, abbiamo esaminato molteplici motivi che inducono i magistrati a non scegliere la funzione di pubblico ministero preferendo rimanere all’interno della magistratura giudicante. Oltre ai rischi per la propria incolumità, abbiamo parlato della

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